Governo Meloni indica il ministro Fitto come commissario europeo

Commissario Ue, il Governo indica Fitto. Meloni: “Scelta dolorosa ma necessaria”

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Commissario Ue, il Governo indica Fitto. Meloni: “Scelta dolorosa ma necessaria”

Aldo Torchiaro  |
venerdì 30 Agosto 2024

L’ufficialità al termine del vertice di centrodestra, ma restano ancora da definire molte questioni. Si spera in una maggiore attenzione verso il Sud. Schlein: “Si chiarisca sul futuro del Pnrr”.

ROMA – La notizia era attesa. Ora è ufficiale. Il ministro degli Affari europei, della coesione territoriale e del Pnrr, Raffaele Fitto, è l’indicazione del Governo italiano come Commissario europeo. Fitto, pugliese e già presidente della Regione Puglia, è il ministro che più di ogni altro ha tenuto insieme le esigenze del Mezzogiorno.

Le parole con cui la premier Meloni ne ha comunicato il “lancio” europeo hanno il sapore sofferto del coach che deve privarsi di una punta della squadra. Sia pure per vederla giocare in un girone europeo.

Governo Meloni, ministro Fitto indicato come Commissario Europeo

“La nostra scelta – ha detto la presidente del Consiglio al termine del Consiglio dei Ministri tenutosi ieri – ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo Governo con ottimi risultati”.

“Oggi stesso – ha continuato la premier – comunicherò alla presidente von der Leyen il nome e chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele Fitto, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso entusiasmante. È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il Governo, ma è una scelta necessaria”.

Fitto è un pontiere a tutto campo. Traendo i suoi insegnamenti dalla scuola del padre, governatore democristiano della Puglia, già europarlamentare nel gruppo del Partito popolare europeo, Fitto è apprezzato trasversalmente da tutto lo schieramento di centrodestra e non solo. Gode di stima e sintonia nello staff di Ursula von der Leyen: il suo vero grande sponsor si chiama Björn Seibert, un nome che dice poco ai più, ma che rappresenta l’apice del potere europeo. È il capo di gabinetto di Ursula Von der Leyen ed è stato lui il vero garante dell’intesa tra governo di Roma e Bruxelles.

Le reazioni della politica

Alla notizia della designazione ha fatto eco l’approvazione dei parlamentari e degli eurodeputati meridionali e siciliani del centrodestra. “La notizia dell’indicazione di Fitto a candidato italiano a membro della Commissione europea ci riempie di gioia e di orgoglio”, hanno detto in una nota gli eurodeputati di Fratelli d’Italia – Ecr al Parlamento europeo Chiara Gemma, Alberico Gambino, Denis Nesci, Michele Picaro e Francesco Ventola, eletti nella circoscrizione Sud.

“È un segnale importante che arriva dal Governo italiano per il Mezzogiorno, considerata la profonda conoscenza delle esigenze economiche-sociali del Sud da parte di Raffaele Fitto. Conosciamo bene la sua profonda competenza politica, la sua grande esperienza nelle istituzioni europee ed italiane e il suo forte tratto umano e per questo siamo convinti che sia la persona giusta a svolgere questo importante ruolo”, concludono.

Anche la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano, messinese, si è congratulata: “Congratulazioni a Raffaele Fitto, indicato ufficialmente dal Consiglio dei ministri come commissario europeo nel nuovo esecutivo comunitario guidato da Ursula von der Leyen. Fitto porterà in Europa le sue grandi qualità, dimostrate in decenni di impegno parlamentare e di incarichi di governo, la sua risolutezza, l’esperienza e la competenza che gli vengono diffusamente riconosciute. Una garanzia per l’Italia che avrà a Bruxelles un politico in grado di governare con serietà e abnegazione l’Unione difendendo allo stesso tempo le specificità del nostro Paese”.

Naturalmente lo spostamento di un ministro di peso come Raffaele Fitto obbliga il Governo Meloni a mettere mano a un rimpasto. Il primo, in questi quasi due anni di vita dell’esecutivo. Come verranno spacchettate le deleghe? Ci sarà un nuovo ministro che lo rimpiazza, magari facendo crescere un sottosegretario già rodato, o ci sarà la tripartizione delle deleghe (Affari Europei, Coesione territoriale, Pnrr)? Le opposizioni si portano avanti col lavoro e chiedono già conto delle scelte che opererà la premier. La segretaria del Pd, Elly Schlein: “Il Governo chiarisca subito come intende proseguire il lavoro su dossier cruciali che Fitto attualmente gestisce come l’attuazione del Pnrr, la programmazione e i fondi di coesione che non possono subire ulteriori rallentamenti”.

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