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La commissione Antimafia andrà allo Zen il 29 ottobre. Cracolici: “Aiutiamo il quartiere a reagire”

La commissione Antimafia andrà allo Zen il 29 ottobre. Cracolici: “Aiutiamo il quartiere a reagire”

L’incontro, che sarà aperto – come dichiara il presidente Antonello Cracolici – si terrà mercoledì prossimo alle 15 all’interno della chiesa San Filippo Neri in via Fausto Coppi 10

Ha una data la riunione allo Zen della commissione regionale Antimafia. L’incontro, che sarà aperto – come dichiara il presidente Antonello Cracolici – si terrà mercoledì prossimo, 29 ottobre, alle 15 all’interno della chiesa San Filippo Neri in via Fausto Coppi 10.

Nel sagrato della parrocchia pochi giorni fa si è tenuta una veglia di preghiera, intitolata Un sabato sera alternativo organizzata dagli arcivescovi di Palermo e Monreale, Corrado Lorefice e Gualtiero Isacchi, dove si sono riunite un migliaio di persone che hanno ricordato Paolo Taormina.

Cracolici: “Incontro aperto”

“Sarà una seduta aperta alla cittadinanza e alla quale abbiamo invitato istituzioni e associazioni per aiutare il quartiere a reagire dopo gli ultimi episodi di violenza che hanno turbato la città. Lo Zen è Palermo, aiutiamo lo Zen a reagire”, dice Cracolici che aveva riferito al QdS di come la riunione si sarebbe tenuta la settimana prossima.

Un incontro aperto a residenti, volontari, scuole, e autorità locali per rispondere alla presenza della mafia e della criminalità.

“Dobbiamo rompere i modelli culturali di Cosa nostra”

Il presidente della commissione regionale Antimafia nei giorni scorsi dopo un incontro in prefettura e dopo la nostra intervista ha detto che: “L’uso dei social, l’idea dell’arricchimento facile fanno presa sulle fasce più deboli della popolazione. Se passa l’idea che oggi ‘conti se sei armato’ e se lasciamo che le armi tra i più giovani diventino uno ‘status symbol’, come se fossero l’ultimo modello di telefonino, la situazione ci sfugge completamente di mano. Dobbiamo rompere i modelli culturali di Cosa Nostra”.

Sul piano sicurezza

A QdS ha anche parlato del piano sicurezza nel quale sono state incluse le zone rosse nella movida, stanziati quasi 3 milioni per la videosorveglianza. Queste le sue parole: “Non credo che queste soluzioni tampone risolvano il problema, né mi convince la definizione di ‘zona rossa’, adottata durante il periodo della pandemia da covid per impedire l’ingresso o l’uscita da una zona. Qui non viene impedito a nessuno di entrare o uscire, al massimo si fa qualche daspo a qualcuno, ma con le ‘zone rosse’ potrebbe esserci un effetto boomerang, cioè quello di spostare altrove le zone di rischio. E saremmo punto e a capo”.

Cracolici su bomba carta sotto casa di Ferrandelli: “È preoccupante”

“È preoccupante l’esplosione di una bomba carta sotto l’abitazione dell’assessore Fabrizio Ferrandelli, a cui esprimo solidarietà. Alla luce degli accertamenti che faranno le forze dell’ordine valuteremo, con la commissione regionale Antimafia, le iniziative da assumere a sua tutela”. Ha detto Antonello Cracolici, con riferimento a quanto accaduto all’assessore all’Emergenza abitativa al Comune di Palermo ieri sera.