Il Comune di Aidone verso il default - QdS

Il Comune di Aidone verso il default

Il Comune di Aidone verso il default

giovedì 12 Novembre 2020

La Giunta comunale ha inviato al Consiglio la “Proposta per la dichiarazione di dissesto finanziario”. Chiarenza: “L’Ente non è più in grado di assolvere alle funzioni e ai servizi indispensabili”

AIDONE (EN) – Il Comune va verso il default. Come annunciato dal sindaco Nuccio Chiarenza, infatti, la Giunta ha approvato la “Proposta al Consiglio comunale per la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente, ai sensi e per gli effetti degli art. 244 e 246 del D.lgs 267/2000”.

“L’attuale amministrazione – ha evidenziato il primo cittadino – già dal proprio insediamento, avvenuto in data 30 aprile del 2019, aveva compreso la gravità della situazione economico-finanziaria, ma nel corso della predisposizione degli atti concernenti il Rendiconto di gestione 2018 ha preso maggiore consapevolezza della gravissima situazione economica comprovata dall’enorme disavanzo di amministrazione pari a 2.055.533,57 euro, che ha determinato la Dichiarazione di squilibrio finanziario ex art. 153 comma 6 del 04/05/2020”.

A seguito di un’ulteriore indagine avviata dagli uffici, in stretta collaborazione con l’Amministrazione, sui debiti fuori bilancio e sui debiti derivanti da potenziale contenzioso la situazione del Comune, come spiegato dall’Esecutivo, risulta essere la seguente: debiti fuori bilancio pari a 2.149.969,79 euro e debiti da potenziale contenzioso pari a 3.138.367,71 euro. A tutto ciò si aggiunge la pretesa del curatore fallimentare dell’Ato Enna di 3.064.403,62 euro.

“Il Comune – ha aggiunto il sindaco – ha poi fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria per un importo di circa 1.800.000 euro in modo sistematico e continuativo, elemento che attesta un grave fattore di squilibrio. La Stessa Corte dei Conti, Sezione Controllo Regione Sicilia, nella deliberazione n.224/2017/Prsp, con la quale sono stati mossi gravi rilievi al nostro Comune, ha affermato che ‘l’utilizzo senza soluzione di continuità di detto strumento e la mancata estinzione nell’esercizio in cui è contratto, depone nel senso di un uso illegittimo dello stesso e la situazione esposta dimostra dunque la grave e perdurante sofferenza di cassa dell’Ente derivante proprio dalla mancata riscossione delle entrate in conto competenza e in conto residui’”.

“Come si può evincere facilmente dalla lettura dei numeri – ha sottolineato il primo cittadino – l’Ente, a causa della pesante situazione debitoria, non è più in grado di assolvere alle funzioni e ai servizi indispensabili”.

Ora, dunque, la palla passa al Consiglio comunale, che dovrà esaminare ed eventualmente approvare la dichiarazione di dissesto finanziario.

“Noi – ha affermato Chiarenza – abbiamo promesso trasparenza e responsabilità e proprio questi principi sono stati alla base del nostro impegno amministrativo. C’è voluto tempo e non è stato facile, non perché fossimo incompetenti, come qualcuno si è divertito più volte a sottolineare, ma perché è stato necessario verificare con chiarezza la situazione, prima di mettere in campo con certezza le azioni necessarie. Il nostro primo obiettivo è stato quello di mettere ordine nei conti e questo abbiamo fatto, ora cercheremo di risanare l’Ente con tutti gli strumenti possibili previsti dalle norme”.

“Questo atto – ha concluso il sindaco – deve rappresentare la fine di una visione politica poco lungimirante avuta negli ultimi anni. La dichiarazione di dissesto non è la fine del mondo, ma deve essere vista come la fine di un mondo. Aidone merita molto di più. Siamo certi che ponendo una linea di demarcazione definitiva tra il passato, il presente e il futuro potremo offrire nuove occasioni di crescita. È arrivato il momento di dare a questa città una nuova opportunità, ma per fare questo c’è bisogno di tutti. Affronteremo le questioni relative al dissesto a una a una, per chiarire a tutti i cittadini cosa cambierà in questa fase. Ciò per evitare ogni forma di strumentalizzazione e speculazione politica da parte di coloro che, non conoscendo a fondo la realtà economico-finanziaria del nostro Comune, potrebbero dare informazioni del tutto fuorvianti”.

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