Il Comune di Menfi, in provincia di Agrigento, ha approvato il dissesto finanziario dell’ente: una decisione “obbligata”, in considerazione dei 14 milioni di euro di disavanzo attestati.
La decisione è stata comunicata nelle scorse ore dal consiglio comunale del Comune dell’Agrigentino.
All’origine della decisione c’è un disavanzo di 14 milioni di euro da parte dell’Ente. “Purtroppo è stato necessario mettere un punto, adesso ripartiamo da zero”: queste le parole del sindaco Vito Clemente, eletto lo scorso anno a capo dell’amministrazione.
Il primo cittadino ha ribadito che, nonostante siano state tentate tutte le strade possibili per riequilibrare le finanze comunali, il debito era troppo alto e non si è trovata altra alternativa. Menfi si aggiunge quindi alla lunga lista di Comuni in dissesto in Sicilia: lo scorso marzo, da un’analisi condotta dal QdS, è emerso che un quarto (68) dei Comuni in questa situazione in Italia si trovano proprio in Sicilia. La Corte dei Conti, in particolare, ha sottolineato: “Nella dimensione nazionale, gli Enti locali siciliani costituiscono oltre il 25% dei casi di dissesto e circa il 20% dei casi di riequilibrio”.
Il sindaco Vito Clemente ha sottolineato che, a contribuire al dissesto finanziario del Comune di Menfi, sono stati anche “l’alta evasione fiscale sui tributi locali” e le “somme da accantonare per i contenziosi tuttora aperti, aumentate in appena due anni da mezzo milione a 6 milioni di euro”.
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Dopo l’approvazione della delibera consiliare, si procederà all’insediamento di una commissione straordinaria per gestire le fasi del dissesto. Durante questo periodo, inoltre, il Comune non potrà assumere o contrarre mutui e dovrà alzare le aliquote fiscali al massimo consentito.
Immagine di repertorio