Dopo l'attacco hacker ai danni del Comune di Palermo dello scorso 2 giugno, il sindacato è pronto a chiedere il risarcimento per i dipendenti.
“I dati sensibili di migliaia di dipendenti del Comune di Palermo sono finiti sul dark web come curricula, numeri di cellulare, numeri di conto corrente, estremi dei documenti di identità, a causa dell’incapacità dell’amministrazione di proteggere le proprie banche dati”. Questa è la denuncia di Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione del Csa-Cisal, primo sindacato del Comune di Palermo, che sarebbe pronto a chiedere il risarcimento danni per le vittime dell’attacco hacker ai danni dell’Amministrazione avvenuto lo scorso 2 giugno.
Comune di Palermo, la richiesta di risarcimento danni dopo l’attacco hacker
In seguito all’attacco ai danni del sistema informatico del Comune di Palermo, i dati sensibili di molti dipendenti (e non solo) sarebbero finiti sul dark web. Dal nome alla data di nascita fino ai dati bancari e al numero di telefono: tutto su Internet a causa dell’azione di un gruppo di hacker.
Già nelle scorse settimane, il neosindaco Lagalla aveva aggiornato la popolazione sullo svolgimento delle indagini e delle attività necessarie a limitare i danni e i disservizi. Adesso, però, anche il sindacato Csa-Cisal chiede risposte per le persone danneggiate dall’episodio: “I nostri avvocati stanno già preparando le richieste di risarcimento danni e hanno chiesto al Comune di attivare le procedure dovute al Garante della privacy. L’ente, inoltre, è tenuto a comunicare ai lavoratori quali dati sono stati rubati, così da consentire loro di tutelarsi da possibili truffe“.
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