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Comuni ionici alleati per lo sviluppo del territorio

redazione

Comuni ionici alleati per lo sviluppo del territorio

martedì 20 Giugno 2023

Riposto ha ospitato il vertice tra gli Enti locali del comprensorio che hanno aderito al Siru, organismo nato per elaborare strategie d’azione sinergiche che permettano di intercettare finanziamenti

RIPOSTO – La Sala del Vascello del Comune ha ospitato nei giorni scorsi una riunione operativa tra i comuni del Siru (Sistema intercomunale di rango urbano) ionico etneo per definire gli ultimi passaggi in vista della scadenza del prossimo 30 giugno. In quella data, infatti, sarà necessario presentare al dipartimento regionale della Programmazione la strategia di sviluppo territoriale decisiva per rendere il Siru un ente intermedio capace di intercettare finanziamenti.

“Il primo a parlarmi del Siru quando sono stato eletto deputato all’Ars – ha detto il neosindaco di Riposto Davide Vasta – è stato l’onorevole Carmelo Lo Monte. Ho subito apprezzato le opportunità di questo organismo per tutti i comuni che hanno deciso di aderirvi. E oggi, da sindaco, ne sono ancora più convinto. Per questo motivo tra le deleghe assessoriali, che saranno assegnate lunedì mattina, ho previsto anche quella del Siru. Il Comune di Riposto – ha concluso Vasta – farà la propria parte e metterà in atto tutti gli adempimenti previsti”. Presenti all’incontro anche i sindaci e rappresentanti dei Comuni di Castelmola, Fiumefreddo di Sicilia, Giardini Naxos, Giarre, Graniti, Letojanni, Linguaglossa, Mascali, Milo, Piedimonte Etneo, Santa Venerina, Sant’Alfio, Taormina e Zafferana Etnea.

A illustrare le prossime fasi del progetto è stato Ignazio Puglisi, sindaco di Piedimonte Etneo, comune capofila. “Il Siru impone una programmazione comune, soprattutto adesso che affrontiamo una fase decisiva – ha detto il primo cittadino – Adesso non ci viene richiesto di inviare i progetti ma di individuare le linee sulle quali muoverci in futuro. Il resto avverrà in una fase successiva. Le linee che abbiamo individuato mirano a rendere il nostro territorio competitivo, vivibile e sostenibile, attraverso la realizzazione, per esempio, di un polo di alta formazione in materia turistica, la riqualificazione di strutture da destinare a giovani imprenditori e start up – ha proseguito Puglisi – la ricostruzione di filiere produttive, la realizzazione di un portale turistico e di infrastrutture sul versante nord dell’Etna, tra cui le funivie e il potenziamento delle piste. Ma pensiamo anche alla nascita di comunità energetiche e all’efficientamento energetico di tutti gli edifici pubblici”. Si attende però che anche il Consiglio comunale di Giardini Naxos approvi nei prossimi giorni la convenzione.

Il comprensorio è infatti indissolubilmente legato al polo turistico di Giardini e Taormina. “Se dovesse mancare Giardini Naxos è innegabile che questo ente nascerebbe azzoppato per ovvi motivi – ha detto ancora Puglisi – Verremo visti come un esperimento riuscito male. È un errore trasformare il Siru in uno strumento di lotta politica. Sono sicuro che alla fine il senso di responsabilità prevarrà. Ma è una scelta del Consiglio comunale di Giardini Naxos, che va comunque rispettata. Ognuno – ha conclusoi – si assumerà le conseguenze delle proprie decisioni”.

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