Manovra, l'esame all'Ars: per i Comuni 327 milioni - QdS

Manovra, l’esame all’Ars: per i Comuni 327 milioni

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Manovra, l’esame all’Ars: per i Comuni 327 milioni

Redazione  |
martedì 07 Febbraio 2023

Al via a Sala d'Ercole la discussione generale.

I Comuni siciliani sono i protagonisti della prima mattinata di discussione generale a Sala d’Ercole, dove è approdata la Manovra finanziaria regionale.

E, in effetti, ai Comuni sono rivolti i primissimi articoli della Finanziaria, che prevede un fondo da circa 327 milioni di euro destinati ai centri dell’Isola. Una norma con la quale viene autorizzata anche un’ulteriore spesa da 170 milioni per gli anni 2024 e 2025. Stabiliti anche gli stanziamenti destinati agli investimenti: 115 milioni, 120 milioni e 125 milioni a valere sulle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027.

Manovra finanziaria Sicilia, fondi per Comuni ed enti locali

Previsti anche i Finanziamenti per le ex Province: per gli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025 indicate le somme di 50, 55 e 60 milioni a valere anche in questo caso sulle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027; un contributo da 5 milioni andrà ai liberi consorzi comunali che alla data del 30 dicembre 2021 abbiano dichiarato il dissesto.

L’articolo 2 individua delle riserve sul fondo delle autonomie locali. Riserve che avevano provocato la reazione dell’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina, che aveva invitato i deputati a non incidere troppo con le riserve, per non “svuotare” il capitolo complessivo destinato ai Comuni, appunto.

Ma le riserve alla fine saranno moltissime. Dei 327 milioni, quindi, alcune quote andranno a Comuni con specifiche caratteristiche: previsti infatti contributi, ad esempio, per quei Comuni che hanno ottenuto l’assegnazione della Bandiera blu (riconoscimento per i mari più puliti) o per i Comuni che abbiano superato la quota del 65% di raccolta differenziata. Cinque milioni andranno poi alle isole minori come contributo sulle spese per il trasporto dei rifiuti via mare e 7 milioni di euro come contributo alle spese di trasporto degli alunni pendolari.

Governo Schifani, parte la maratona a Palazzo dei Normanni

La lunga maratona che porterà all’approvazione della prima Manovra targata Schifani è iniziata quindi stamattina con la relazione del presidente della commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni, Dario Daidone, e quella del relatore di opposizione, Cateno De Luca.

“La manovra è condizionata anche dall’accordo stipulato tra la Regione e lo Stato per garantire il raggiungimento dell’obbligo del rientro dal disavanzo e di riduzione strutturale della spesa corrente – ha detto Daidone -. Contestualmente ci si pone l’obiettivo di fronteggiare gli effetti economici del notevole aumento dell’inflazione verificatosi negli ultimi mesi, con particolare riferimento al costo dell’energia, e ciò attraverso misure di aiuto agli enti locali, alle famiglie e alle imprese”.

“Se quest’Aula glielo consentirà – ha sottolineato De Luca rivolgendosi direttamente all’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – potrà battere un record: avere una legge di stabilità e un bilancio approvato quasi nei termini di legge, una cosa che credo non accadesse da 15 anni almeno. Approvare i documenti contabili in tempo è un dovere e un segno di buona amministrazione. La sfida adesso riguarda le prossime scadenze: la sfidiamo ad accelerare perché questo Parlamento le ha dimostrato, al di là di quelle che sono le posizioni, le sfumature, che quando si tratta di migliorare e lavorare per il funzionamento complessivo della macchia amministrativa il Parlamento sarà dalla sua parte”.

“Mi auguro in Aula la stessa condivisione che c’è stata in commissione Bilancio – ha detto Giorgio Assenza, capogruppo di FdI -. È una Finanziaria diversa rispetto a quella presentata dall’Esecutivo, ma non è corretto parlare di ‘emendamenti-marchette’ e ‘finanziaria-monstre'”. Di manovra “priva di strategia e idee”, in cui non c’è traccia delle “riforme su forestali, consorzi di bonifica, Ipab sbandierate anche dal passato Governo con cui questo è in continuità”, ha parlato, invece, il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro.

“Questo è l’inizio di una legislatura che inaugura le grandi riforme – ha detto intervenendo in Aula Marianna Caronia, capogruppo della Lega a Palazzo dei Normanni -. L’approvazione di un bilancio nei tempi stabiliti è un obbligo e un dovere per qualunque amministratore, spendere il denaro in tempi rapidi e dare certezza dei pagamenti è un baluardo legalità”. Dopo la discussione generale, Sala d’Ercole dovrebbe oggi dare il via libera al bilancio della Regione e a quello interno dell’Ars per poi passare domani al Ddl di stabilità.

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