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Comuni indebitati, enti locali siciliani tra sprechi e inefficienze

Comuni indebitati, enti locali siciliani tra sprechi e inefficienze

Centro studi Enti locali: crisi strutturale in tutta la Penisola, ma i casi virtuosi ci sono e possono essere imitati

Il biennio 2020/2021 è stato drammatico per gli Enti locali, che forse più di ogni altra realtà istituzionale hanno patito le devastanti conseguenze della crisi legata al Covid-19, alle chiusure e alle difficoltà di famiglie e attività produttive.

Se è vero che i Comuni si sono dimostrati vicini alle persone e alle imprese messe in ginocchio dal Coronavirus, non si può che sottolineare come questo sforzo (in termini di sostegni concreti ed esenzioni) sia stato pagato a caro prezzo. Questo perché, come spesso accade, l’emergenza non ha fatto altro che far venire al pettine nodi che si sono imbrogliati nel corso degli anni e dei decenni. E così politiche finanziarie poco oculate, gestioni clientelari e criticità endemiche si sono tradotte in una crisi che oggi, per i Comuni italiani, sembra non avere precedenti. E nel Mezzogiorno e in Sicilia riesce addirittura a essere ancora più drammatica.

Come riportato da uno studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia sulla base dei dati del Viminale, alla fine dello scorso anno si contavano ben 698 Enti in situazione di dissesto e 432 con Piano di riequilibro. Complessivamente, si tratta di ben 1.130 Comuni. Quindi, circa un Municipio su otto è in crisi finanziaria, percentuale che si innalza drasticamente se si guarda alle regioni del Mezzogiorno. ECCO QUALI SONO I COMUNI PIU’ INDEBITATI. CONTINUA LA LETTURA

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