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Dal “taglia idonei” alle novità sul turnover, cosa cambia per i concorsi pubblici nel 2026

Dal “taglia idonei” alle novità sul turnover, cosa cambia per i concorsi pubblici nel 2026
Immagine di repertorio

Tempo di grossi cambiamenti per chi desidera un impiego pubblico. Ecco i principali cambiamenti del 2026.

Il 2026 sarà un anno di grandi cambiamenti sul fronte del sistema dei concorsi pubblici: dal “taglia idonei” alle nuove regole per il turnover, sono diverse le novità previste per chi aspira a un posto pubblico.

Concorsi pubblici, cosa cambia nel 2026 con il “taglia idonei”

Una delle prime novità per il nuovo anno sul fronte dei concorsi pubblici è l’entrata in vigore – o meglio, il ritorno – della cosiddetta “taglia idonei“. Si tratta di una norma introdotta nel 2023 e successivamente sospesa, che tornerà in vigore dall’1 gennaio per i concorsi banditi a partire da quella data (e quindi non per quelli già aperti). In breve, prevede che venga riservato agli idonei non vincitori un tetto massimo del 20% dei posti banditi. Tutti gli altri, pur avendo superato le prove, non potranno rimanere in graduatoria.

Ci sono però alcune eccezione. La norma “taglia idonei” non sarà in vigore nel 2026 per:

  • ai concorsi per assunzioni a tempo determinato;
  • alle selezioni promosse da Enti locali e società partecipate con meno di 20 posti messi a bando;
  • ai concorsi nei Comuni con meno di 3mila abitanti;
  • ad alcuni concorsi pubblici, nello specifico quelli del settore sociosanitario, sanitario, nelle Forze di polizia e nelle Forze armate, in ambito scolastico e in quello universitario.

Quello che entrerà in vigore nel 2026 è un cambiamento epocale per il sistema dei concorsi pubblici. Si ridurranno infatti le possibilità per molti candidati preparati e, al tempo stesso, molti Enti si troveranno costretti a bandire concorsi più spesso non potendo contare su un elenco ampio di idonei.

Turnover, cosa cambia nel 2026

Con la Legge di Bilancio 2026 cambiano anche le regole per il turnover nella Pubblica Amministrazione. Non ci saranno più restrizioni o limiti nel rapporto tra neo-pensionati del pubblico impiego e nuove assunzioni. Questa novità avrà importanti effetti anche sui concorsi pubblici, aprendo possibilità a migliaia di nuove assunzioni per far fronte alle carenze di organico e garantendo il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione.

Le assunzioni pubbliche più interessanti del 2026

Tra i settori più interessati dalle nuove assunzioni pubbliche c’è quello della scuola. Nel triennio 2025-2028 è prevista l’assunzione di circa 58mila docenti, principalmente tramite il concorso PNRR3 bandito lo scorso autunno. All’Inps – da piano di fabbisogno personale – nel 2026 si prevedono 537 assunzioni, la maggior parte delle quali tramite concorso pubblico: diversi i profili ricercati, compresi funzionari amministrativi, istruttori di vigilanza e personale tecnico e sanitario. Interessanti le prospettive anche con il Ministero dell’Interno, che – tra personale delle forze dell’ordine e interno – nel biennio 2026-2027 dovrebbe aumentare di oltre 1.000 unità. Sono già in corso anche i maxi concorsi per funzionari e assistenti al Ministero della Cultura, per un totale di più di 2.000 posti da coprire.

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