Non si tratta tuttavia di ammissioni all’orale, che sono determinate in ogni singola regione in misura pari al triplo dei posti messi a concorso
Sono stati diffusi dal ministero dell’Istruzione e del Merito i dati, distinti per regione e tipo di posto, riguardanti il numero di aspiranti che, nella prova scritta dei concorsi PNRR 2 per posti di insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia, hanno conseguito il punteggio di almeno 70/100. Lo riporta Cisl Scuola.
Non si tratta tuttavia di ammissioni all’orale, che sono determinate in ogni singola regione in misura pari al triplo dei posti messi a concorso, fermo restando che la partecipazione alla prova orale è consentita a tutti coloro che condividono lo stesso punteggio dell’ultimo classificato in relazione al numero degli ammissibili.
Le tabelle e i posti in Sicilia
In quanti hanno superato la prova
infanzia posto comune: 10.286 aspiranti (56,7% delle domande), per un totale di 802 posti disponibili;
infanzia sostegno: 1.031 aspiranti (47,8% delle domande), per un totale di 302 posti;
primaria posto comune: 17.209 aspiranti (61,8% delle domande), per un totale di 3.140 posti;
primaria sostegno: 3.551 aspiranti (55,1% delle domande), per un totale di 4.111 posti.
Concorso docenti primaria sostegno, più posti che candidati
Dai dati emerge il fatto che, per quanto riguarda i posti di sostegno nella scuola primaria il numero dei posti a disposizione supera abbondantemente quello dei candidati che hanno superato la prova scritta.
Carenza di docenti di sostegno nella scuola primaria
La situazione si ribalta quando si analizzano i dati relativi ai posti di sostegno. Nella scuola dell’infanzia, 1.031 candidati hanno superato la prova scritta per 302 posti, mentre nella scuola primaria solo 3.551 aspiranti sono risultati idonei a fronte di 4.111 posti disponibili.
Ciò significa che, nella primaria, oltre 500 posti di sostegno potrebbero rimanere vacanti, evidenziando una carenza di personale specializzato in questo settore.
La discrepanza solleva preoccupazioni riguardo alla capacità del sistema educativo di garantire un adeguato supporto agli studenti con disabilità. La mancanza di docenti di sostegno qualificati, infatti, potrebbe compromettere la qualità dell’inclusione scolastica e il diritto all’istruzione per tutti gli alunni.
È fondamentale che le istituzioni affrontino questa problematica, promuovendo percorsi di formazione specifici e incentivando l’ingresso di nuovi docenti specializzati nel sostegno, al fine di colmare le lacune esistenti e assicurare un’educazione inclusiva e di qualità per tutti gli studenti.