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Prima condanna a morte per azoto, presto realtà: chi è il giudicato

Prima condanna a morte per azoto, presto realtà: chi è il giudicato
Sedia elettrica Pixabay

Per la prima volta nella storia un condannato a morte potrebbe essere ucciso con l’ausilio dell’azoto. Chi è Kenneth Smith

Potrebbe verificarsi per la prima volta nella storia l’impiego di una nuova tecnica di esecuzione a morte, a seguito della sentenza di un tribunale, per azoto. Quest’ultima sostanza dovrebbe portare chi viene sottoposto all’esecuzione ad una morte in circa cinque minuti per asfissia.

La condanna a morte per azoto è diventata legale in tre stati degli Stati Uniti d’America: Alabama, Oklahoma e Mississippi. Ancora nessuno ne ha mai fatto uso, anche se pare, secondo quanto riportato da Scientific American, a settembre dello scorso anno una persona è stata condanna alla pena di morte per azoto, il soggetto giudicato era Alan Eugene Miller.

Accusato di aver ucciso tre uomini a colpi di pistola nel luogo in cui lavorava nel 1999. Il tutto è accaduto nello stato dell’Alabama, ma al momento dell’esecuzione pare che non erano pronti per l’impiego dell’azoto e hanno optato alla “classica” iniezione letale. Nella fattispecie questa condanna fece registrare numerosi problemi perché gli addetti all’esecuzione non avevano l’accesso alle vene e ci fu un ritardo di più di tre ore, accompagnato da vari tentativi.

La morte per azoto, l’altra condanna

Il condannato per azoto adesso è Kenneth Smith, un killer che ha ucciso una donna nel 1988 in cambio di soldi. La vittima era la moglie di un pastore americano. Tuttavia, pare che lo stato non possieda un protocollo preciso per l’esecuzione con l’azoto e il condannato a morte come può morire in cinque minuti come potrebbe impiegarne quindici – riporta il NewsWeek -. Vi è chi ha descritto il processo che porta alla morte come qualcuno che tenta di soffocare il condannato “pressandogli un cuscino contro la faccia fino all’asfissia”.

Foto di PublicDomainPictures da Pixabay