In una lettera indirizzata in primis al sindaco Roberto Lagalla, Confcommercio chiede "un intervento deciso, coordinato e continuativo".
Confcommercio Palermo lancia un nuovo, deciso appello alle istituzioni per fronteggiare il dilagare del commercio ambulante abusivo, sempre più presente nel centro storico e nelle borgate marinare del capoluogo siciliano. Un fenomeno che, secondo l’associazione, sta “danneggiando gravemente il decoro urbano e l’economia cittadina”.
“Siamo di fronte a una situazione insostenibile – dichiara la presidente Patrizia Di Dio – in cui un numero sempre crescente di venditori ambulanti, fuori dalle regole, occupa quotidianamente le aree più centrali della città (da via Maqueda a via Principe Belmonte, da Piazza Verdi ai Quattro Canti, da Mondello a Sferracavallo) in spregio alle ordinanze sindacali e alle più elementari regole del decoro cittadino”.
Confcommercio denuncia la crescita di un “mercato parallelo che si muove nell’illegalità”, privo di regole, di controlli e soprattutto di garanzie per i consumatori. “Le immagini di vendita incontrollata di prodotti di ogni tipo, anche alcolici, sono ormai quotidiane”, aggiunge Di Dio.
Ordinanza ignorata, controlli assenti
A Palermo è in vigore l’ordinanza sindacale n.157 del 2023, adottata proprio su richiesta di Confcommercio, che vieta il commercio ambulante abusivo non solo lungo gli assi principali del centro storico, ma anche in decine di strade adiacenti. Tuttavia, secondo l’associazione, l’ordinanza risulta di fatto “elusa” a causa della “carenza di controlli da parte delle forze di polizia e degli enti preposti”.
“Il fenomeno purtroppo continua a proliferare – sottolinea Di Dio – probabilmente alimentato da una percezione di impunità e da una diffusa tolleranza. Il risultato è un’immagine di degrado e incuria che contrasta con le aspirazioni di sviluppo e qualità urbana che Palermo merita”.
La richiesta alle istituzioni: “Agire subito e con continuità”
In una lettera indirizzata al sindaco Roberto Lagalla, agli assessori competenti e al comandante della Polizia Municipale, Confcommercio chiede “un intervento deciso, coordinato e continuativo”, coinvolgendo anche le aziende partecipate del Comune, con l’obiettivo non solo di contrastare l’abusivismo commerciale, ma anche di ristabilire adeguati standard di pulizia e decoro urbano.
“A questa imbarazzante situazione – conclude Di Dio – si aggiunge l’altrettanto grave problema della scarsa pulizia delle strade e della gestione inefficiente dei rifiuti. Cumuli di immondizia, cassonetti stracolmi, marciapiedi sporchi ed erbacce rappresentano un danno per la città e un deterrente per nuovi investimenti. È inaccettabile, anche considerando l’ulteriore aumento della Tari. Palermo è una città bella, ricca di storia, arte e cultura: non può essere ricordata per la sporcizia e l’anarchia delle sue strade”.