Manovra di Bilancio 2021: le principali misure che impatteranno sulle famiglie italiane. L’Inps ha già diramato alcune direttive utili per la presentazione delle domande

ROMA – Già la precedente legge di Bilancio 2020 aveva previsto l’allungamento del congedo di paternità, da quattro a sette giorni, ulteriormente esteso dall’odierna manovra. È stato definito un “diritto autonomo” che potrà essere sfruttato dal padre sia durante il congedo di maternità della madre lavoratrice sia successivamente allo stesso.

Per quanto concerne le modalità di richiesta, l’Inps ha già diramato alcune direttive.
Nello specifico, nel caso in cui il pagamento delle indennità fosse già erogato direttamente dall’Istituto, i neo-papà dovranno presentare domanda direttamente all’Istituto.

Qualora invece fosse il datore di lavoro ad anticipare le somme a cui si ha diritto, la richiesta in forma scritta dovrà essere presentata esclusivamente al datore di lavoro, che provvederà ad effettuare l’opportuna comunicazione all’Inps specificando le giornate di congedo fruite, attraverso il flusso Uniemens.

Per quanto concerne il bonus asilo nido invece, si tratta di una misura istituita nel dicembre 2016. Inizialmente prevedeva un contributo fino a mille euro per ogni bambino; successivamente l’importo è stato potenziato fino a tremila euro all’interno della Manovra 2020, che lo ha finanziato per l’anno in corso con 520 milioni di euro.
Le risorse sono atte a consentire alle famiglie il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati oltre che, forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Il bonus prevede tre fasce di importi massimi concedibili che vengono calcolati in base all’Isee il quale fino a 25mila euro consente di ottenere un importo entro un tetto di 3.000 euro, con un Isee fino a 40mila euro è possibile ottenere un importo massimo fino a 2.500 euro ed infine con un Isee superiore a 40mila euro o non presentato spetta un importo massimo fino a 1.500 euro.

Il contributo viene diluito in undici mensilità facendo fede alle domande presentate dai genitori. Gli importi mensili corrisposti, oscillano tra i 136,37 euro e i 272,72 euro mensili. L’Inps provvede alla corresponsione del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda.
La domanda per accedere al bonus asilo nido può essere presentata tramite diversi canali: online all’Inps attraverso il servizio dedicato, contact center oppure rivolgendosi a enti di patronato.

Per ottenere il rimborso dovuto, la domanda dovrà essere presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta. Nell’eventualità in cui non tutte le rette siano pagate dallo stesso genitore, ognuno di essi potrà presentare domanda, con riferimento alle mensilità per le quali ha provveduto al pagamento. Nella domanda va specificato se l’asilo nido frequentato dal minore sia pubblico o privato autorizzato ed indicare, in tal caso, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo.
Qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli, sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.