Consorzi di bonifica-agricoltori al punto di rottura - QdS

Consorzi di bonifica-agricoltori al punto di rottura

Consorzi di bonifica-agricoltori al punto di rottura

mercoledì 20 Novembre 2019

Nei giorni scorsi il presidente della Regione aveva nutrito perplessità sulla opportunità di far pagare i ruoli. Riscossioni non dovute per servizi così scadenti, la Filbi/Uila/Uil: “Così sarà la morte di chi gestisce”

PALERMO – Si sta giungendo al punto di rottura. I problemi tra agricoltori e consorzi di bonifica sembrano ormai insormontabili in Sicilia. Qualunque soluzione sembra improbabile, e si è pronti a giungere alle maniere drastiche. “Bloccare i pagamenti dei ruoli del Consorzio di bonifica diventa una necessità non più rinviabile. Agli agricoltori non si può chiedere di tirare fuori quattrini per servizi mai ricevuti o dopo annate disastrose”.

Non usa mezze parole il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo la emissione dei ruoli degli ultimi quattro anni da parte del Consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale ed Orientale. “Bisogna trovare una soluzione ragionevole che consenta agli agricoltori di avere un po’ di ossigeno e, al tempo stesso, garantire alle strutture consortili la prosecuzione dell’attività ordinaria”.

In programma un incontro a Palazzo Orleans, tra l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, i dirigenti del dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale e le rappresentanze delle organizzazioni di categoria. A seguire, l’incontro con i vertici del Consorzio e la Commissione Attività produttive dell’Ars. Lo scopo: adottare una soluzione che non si riveli, come nel recente passato, peggiore del male. Serve un disegno di legge agile, di poche righe, che può essere approvato in alcune settimane. “Sia chiaro che, a mio parere – spiega il governatore – la soluzione dell’eterno problema dei Consorzi di bonifica in Sicilia sta nella legge di riforma proposta dal mio governo ed ora all’esame delle Commissioni di merito. Ma intanto – conclude Musumeci – occorre affrontare l’emergenza e dare un minimo di respiro ai tartassati imprenditori agricoli”.

E arrivano voci di sostegno da parte di altri esponenti politici. “L’emissione dei ruoli degli ultimi quattro anni da parte dei Consorzi di bonifica della Sicilia occidentale e orientale non è sostenibile da parte degli agricoltori – dice il presidente della commissione Attività produttive all’Ars, Orazio Ragusa – a maggior ragione dopo alcune annate disastrose. Ecco perché la road map tracciata dal governatore, tesa a individuare una soluzione ragionevole che consenta agli agricoltori di avere un poco di ossigeno ed al tempo stesso di garantire alle strutture consortili la prosecuzione dell’attività ordinaria, credo sia la strada migliore che si possa percorrere”.

Partecipa al dibattito anche il parlamentare Pd, Nello Dipasquale, che sottolinea come “l’avvio delle procedure di riscossione dei canoni idrici era stata bloccata già nel 2017 pur senza un seguito. A nulla servirà la riforma dei Consorzi se prima non si comprende che le spese degli stessi non possono ricadere interamente sugli agricoltori che si troverebbero a pagare per servizi troppo esosi quando addirittura non erogati”.

Di diverso avviso il sindacato Filbi Uila-Uil che, attraverso le parole per proprio segretario generale Gabriele De Gasperis, manifesta diversi dubbi, in quanto il mancato pagamento dei ruoli porterà alla rovina completa i Consorzi.

“Fa piacere che il presidente della Regione Siciliana abbia deciso di preoccuparsi degli agricoltori, ma siamo sorpresi del fatto che voglia azzerare ogni possibilità di finanziamento dei Consorzi nello stesso momento in cui il suo governo discute della loro riforma – sottolinea De Gasperis – per mantenere i servizi in favore del sistema agricolo, per assicurare la tutela del territorio bisogna investire sui Consorzi. Non strangolarli”.

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