Contro il maltrattamento minorile messi in campo 14 milioni di euro - QdS

Contro il maltrattamento minorile messi in campo 14 milioni di euro

redazione

Contro il maltrattamento minorile messi in campo 14 milioni di euro

venerdì 04 Dicembre 2020

Grazie al bando “Ricucire i sogni” selezionati 18 progetti che coinvolgono oltre 300 organizzazioni. L’obiettivo è rafforzare i meccanismi di segnalazione che permettono di far partire l’aiuto

ROMA – Contrastare il fenomeno del maltrattamento minorile tramite azioni di prevenzione e di cura dei minori maltrattati, favorire i legami familiari e promuovere l’integrazione tra piano terapeutico e piano pedagogico, garantendo l’inclusione sociale dei minori a rischio o vittime di maltrattamento. Sono questi gli obiettivi principali del bando “Ricucire i sogni”, promosso da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

In risposta al bando sono pervenute 217 proposte e, dopo un’accurata valutazione in due fasi, ne sono state approvate 18. Di questi progetti, 15 sono regionali e tre multiregionali e interessano le aree del nord, del centro e del sud Italia comprese le due isole: Sicilia e Sardegna. I partenariati dei 18 progetti approvati coinvolgono complessivamente circa trecento organizzazioni appartenenti al terzo settore, ma coinvolgono anche istituti scolastici ed enti pubblici.

Il contributo complessivo previsto è pari a 13.973.000 euro. Attraverso i progetti saranno raggiunti oltre 29.000 bambini e ragazzi e 12.000 genitori. In generale, i progetti saranno impegnati nel rafforzamento dei meccanismi di segnalazione che permettono di individuare i casi di maltrattamento e di fare partire il meccanismo d’aiuto. Si punterà al rafforzamento delle competenze di circa 1.200 tra educatori e insegnanti. Inoltre, tra i minori coinvolti, circa 3.600 avranno accesso a servizi di cura e di protezione specialistici.

Nello specifico, al fine di contrastare il maltrattamento minorile, molte organizzazioni hanno colto l’occasione del bando per realizzare ex novo servizi per la valutazione, il supporto e la cura dei bambini a rischio o vittime di maltrattamento. Il tutto in un’ottica di cooperazione tra enti e istituzioni competenti, quali ad esempio centri specialistici presso i quali realizzare percorsi di sostegno psicoterapeutico su segnalazione di servizi sociali e autorità giudiziaria.

In altri casi, i partenariati hanno privilegiato il potenziamento di servizi avviati precedentemente tramite la messa a sistema degli stessi o il rafforzamento delle competenze degli addetti ai lavori per prevenire anche il rischio di burn-out.

A ciascuna rete, inoltre, è stato anche richiesto di adottare un codice procedurale e di condotta per minimizzare il rischio di comportamenti inadeguati nei confronti di tutti quei bambini e adolescenti fragili a cui questi progetti sono rivolti.

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