Corea del Nord lancia missile in Giappone, è il più grande al mondo: cosa succede - QdS

Corea del Nord lancia missile in Giappone, è il più grande al mondo: cosa succede

Corea del Nord lancia missile in Giappone, è il più grande al mondo: cosa succede

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giovedì 24 Marzo 2022

Un missile intercontinentale ad alto raggio potrebbe costare oltre un miliardo di dollari per la sua neutralizzazione agli Stati Uniti.

La Corea del Nord ha sparato un missile balistico intercontinentale. Sarebbe il più grande al mondo. Si tratta del 12esimo test da inizio anno.

Ad annunciarlo è Pyongyang. Il missile è stato sparato sul Pacifico e ha raggiunto 6.200 km di altitudine, viaggiando per 71 minuti e cadendo a 170 km dalla costa, in territorio giapponese.

La “reazione dimostrativa”

È una “reazione dimostrativa” decisa in Consiglio di sicurezza. Probabilmente nei confronti degli Stati Uniti.

Potrebbe trattarsi del missile Hwasong-17, il più grande di quelli mobili esistenti al mondo.
Se sopra fossero montate testate nucleari, si stima che gli Stati Uniti dovrebbero spendere miliardi per neutralizzarne uno.

L’esperimento più potente: “Inaccettabile”

La mossa del Nord cade nel giorno in cui la Nato si riunisce a Bruxelles con il presidente Usa Joe Biden e con l’inconsueta presenza del premier nipponico Fumio Kishida, il cui ministero della Difesa ha detto che il missile sarebbe caduto a circa 170 km dalle coste di Aomori, nella zona economica esclusiva (Zee) giapponese.

La Corea del Sud ha effettuato un ciclo di lanci di missili “strategici” da terra, mare e aria in risposta al test del vettore balistico intercontinentale fatto nel pomeriggio dalla Corea del Nord, il più potente dal 2017: lo riferisce il Comando di Stato maggiore congiunto di Seul.

Il premier nipponico Fumio Kishida ha condannato “con forza” il lancio della Corea del Nord di un missile balistico intercontinentale definendolo “sconsiderato” e “inaccettabile”.

La condanna degli USA e le possibili sanzioni

Kishida, in visita a Bruxelles per un vertice del G7 e dove è in corso una riunione della Nato, ha detto di voler confermare il coordinamento della risposta alle ripetute provocazioni di Pyongyang che violano le risoluzioni dell’Onu. Il premier ha aggiunto che il Giappone lavorerà con Usa e Corea del Sud, alludendo – secondo i media di Tokyo – ad ulteriori sanzioni alla Corea del Nord dopo che il missile è caduto nella zona economica esclusiva nipponica.

Anche gli Usa condannano “con forza” il lancio da parte della Corea del Nord di un missile balistico intercontinentale e promettono “tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza del territorio americano, della Corea del Sud e del Giappone“. Così un comunicato della Casa Bianca. “Questo lancio è una sfacciata violazione delle molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e aumenta senza motivo le tensioni e i rischi di destabilizzare la situazione di sicurezza nella regione”, afferma il portavoce dell’esecutivo Usa Jen Psaki nel comunicato pubblicato mentre il presidente Joe Biden si trova a Bruxelles.

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