Un confronto su questioni strutturali e non contingenti: ospite di questo Forum con il QdS, alla presenza del direttore Carlo Alberto Tregua e del vice presidente Filippo Anastasi, il presidente del Corecom Sicilia, Andrea Peria Giaconia.
I Comitati regionali per le comunicazioni, in Italia, sono organi previsti dalla legge Maccanico (249/1997), operanti sulle leggi delle singole regioni con funzioni di organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni. Nei confronti dell’Agcom, i Corecom rappresentano organi funzionali, mentre costituiscono organi indipendenti di garanzia e consulenza per le Giunte e i Consigli regionali.
Monitoraggio delle tv e delle emittenti regionali
“Il Corecom è organo di consulenza dell’Assemblea e del Governo regionale in materia di comunicazione e anche organo funzionale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che assicura in Sicilia le necessarie funzioni di governo e controllo nella materia delle comunicazioni. È un organo funzionale di Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, autorità amministrativa indipendente italiana di regolazione e garanzia”.
“È altresì l’organo di governo, di garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale. Il Corecom svolge la sua attività in rapporto con le Istituzioni, con il pubblico, gli editori, i gestori di tutti i mezzi di comunicazione, ed è titolare di ‘Funzioni proprie’ e ‘Funzioni delegate’. Queste ultime sono state delegate dall’Agcom, dal ministero per le Comunicazioni, e dalla Commissione parlamentare per le Comunicazioni. Nello specifico, noi operiamo nel territorio siciliano così come i nostri colleghi negli altri territori”.
“Sul territorio nazionale ci sono 21 Corecom perché, oltre ai 19 regionali, si aggiungono due realtà specifiche per Trento e Bolzano. Ci occupiamo di alcuni compiti delegati che sono sostanzialmente il monitoraggio delle televisioni, che facciamo sulle emittenti regionali. Ci occupiamo, inoltre, delle controversie con gli operatori delle telecomunicazioni”.
“A tal proposito, per facilitare le comunicazioni con i cittadini, è stata istituita una piattaforma con accesso online. Si chiama ConciliaWeb, è gratuita e veloce nel dare risposte. Nel giro di trenta giorni dalla segnalazione del cittadino o dell’impresa, il funzionario preposto, definisce l’istruttoria che, a seguito della convocazione del tavolo tra le parti, chiude la conciliazione”.

Il ruolo della piattaforma ConciliaWeb e i numeri sull’attività svolta in Sicilia
“Vorrei soffermarmi un attimo sulla già citata ConciliaWeb, piattaforma dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, semplice e interattiva, realizzata per la risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di telefonia e di servizi di media audiovisivi. L’accesso avviene tramite lo Spid, acronimo di Sistema pubblico di identità digitale, ossia un meccanismo che permette a cittadini e imprese di accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione e di enti privati aderenti con un’unica identità digitale, composta da un nome utente e una password. Può avvenire, inoltre, tramite Cie, la Carta di identità elettronica, il documento personale che attesta l’identità del cittadino che è dotata di microprocessore e, oltre a comprovare l’identità personale, permette l’accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione. È altresì possibile accedere tramite il Cns, la Carta nazionale dei servizi, una smart card o una chiavetta Usb che contiene un ‘certificato digitale’ di autenticazione personale”.
“La piattaforma gestisce telematicamente le istanze di conciliazione tra utenti e operatori di telecomunicazioni ricevute dal Corecom. Per l’utenza cosiddetta debole, sono stati individuati sul territorio ‘punti di accesso fisico’ dove i cittadini, che per esempio non hanno lo Spid o hanno ancora carte d’identità cartacee, possono ricevere adeguata assistenza per l’inserimento delle proprie istanze e per lo svolgimento delle udienze di conciliazione”.
“Nel corso delle scorso anno, l’80% delle segnalazioni si è chiuso al termine dell’incontro tra le parti portando ad una conciliazione, mentre il 20% ha proseguito il suo iter che prevede una nostra pronuncia. In caso di mancanza di accordo, si convoca il tavolo tra le parti che definisce la controversia. In Sicilia, sempre lo scorso anno, abbiamo avuto complessivamente 3000 conciliazioni e 400 definizioni. Abbiamo già fatto, dalla sua introduzione, diverse campagne di comunicazione per far conoscere questo servizio”.
Elezioni di secondo livello e voto per i referendum
“Oltre al presidente, il Comitato è composto da quattro commissari, Salvatore Li Castri, Ugo Piazza, Luigi Sarullo e Aldo Mantineo. A loro si aggiungono 18 dipendenti regionali, coordinati dal dirigente Gianpaolo Simone, che lavorano per il Corecom e si occupano anche di Conciliaweb. Tra i nostri compiti c’è la tutela dei minori, la par condicio e il monitoraggio delle emittenti televisive regionali”.
“Quest’anno, in Sicilia, oltre all’appuntamento referendario, ci saranno anche le elezioni di secondo livello che riguardano la scelta dei presidenti e i consiglieri dei Liberi Consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani oltre ai componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Si tratta di elezioni di secondo livello e questo significa che non saranno chiamati a votare tutti gli elettori ma i consiglieri comunali in carica delle amministrazioni che rientrano nelle aree metropolitane (o provinciali) di riferimento. A tal proposito, come nelle precedenti consultazioni elettorali, ho creato una sorta di nucleo ispettivo che, con cadenza periodica effettuerà un monitoraggio dei siti istituzionali delle Pubbliche amministrazioni nei periodi elettorali, al fine di prevenire abusi o disequilibrio della par condicio che le stesse amministrazioni devono rispettare”.

Dal rispetto della cosiddetta “fascia protetta” alle iniziative di sensibilizzazione nelle scuole
“Tra i compiti delegati al Corecom c’è anche il tema della tutela dei minori. Agcom ci ha indicato un nuovo protocollo, chiedendoci di divulgare nelle scuole, cosa che è avvenuta. La tutela dei minori è un tema ad ampio spettro e la loro salvaguardia è una delle attività che ci proponiamo essere preponderante in questo 2025. Dal rispetto della cosiddetta ‘fascia protetta’ delle emittenti televisive a quello della loro immagine e privacy sui media in generale, per arrivare al ‘patentino digitale’ e, non ultimo, l’uso della rete e dei social media in modo responsabile e consapevole”.
“Proprio su questo si basa il percorso di formazione nelle scuole in sette tappe per aiutare i più giovani a navigare in rete e sui social con responsabilità e consapevolezza. Il primo progetto-pilota per il rilascio del patentino digitale che ha messo a punto il Corecom Sicilia ha avuto una durata complessiva di 14 ore e si è articolata in sette incontri, in presenza e da remoto in videocollegamento, di due ore ciascuno. Il primo è stato realizzato con destinatari 19 studenti del secondo anno del liceo Tred (Transizione ecologica e digitale) Luigi Einaudi di Siracusa e ha preso il via lo scorso 7 novembre. Abbiamo coinvolto la Polizia postale di Catania e l’Ordine degli avvocati di Siracusa, oltre all’Ordine dei giornalisti e agli insegnanti del Liceo. Al termine di questo percorso formativo è stato chiesto ai ragazzi di preparare un elaborato e i migliori sono stati premiati nella nostra sede a Palermo. Il nostro obiettivo, in questo 2025, è quello di coinvolgere un numero ancora maggiore di studenti in tutte le province dell’Isola”.

