Coronavirus, a Catania metà dei contagi in Sicilia. Chiuse fiera e pescheria - QdS

Coronavirus, a Catania metà dei contagi in Sicilia. Chiuse fiera e pescheria

redazione

Coronavirus, a Catania metà dei contagi in Sicilia. Chiuse fiera e pescheria

mercoledì 11 Marzo 2020

Intanto in città sale la tensione: dopo la chiusura dei mercati storici, minacce a sindaco, prefetto e operatori. Il Codacons: “Episodi pericolosissimi”

CATANIA – E’ la provincia etnea, almeno stando ai dati comunicati ieri dalla Regione, la “Codogno” dell’Isola, con 41 pazienti positivi al Coronavirus, la metà di tutti quelli registrati al di qua dello stretto. Una situazione che inizia a farsi preoccupante e che potrebbe peggiorare, così come ha anche avvertito, nell’intervista pubblicata ieri sulle colonne di questo giornale, Carmelo Iacobello, primario di malattie infettive dell’Ospedale Cannizzaro. A causa del controesodo degli ultimi giorni (i dati ufficiali parlano di circa 20 mila persone “scappate” dal Nord per rientrare irresponsabilmente in Sicilia), secondo Iacobello potrebbe verificarsi “un’ondata di nuovi casi”.

FIERA E PESCHERIA CHIUSE
MINACCE AL SINDACO

La situazione è grave e diventa ingestibile in una città come Catania, dove larghi strati della popolazione dimostrano sistematicamente di essere allergici, per ususare un eufemismo, alle regole stabilite dalla pubblica autorità. Lo deve sapere bene il sindaco che in un primo momento aveva provato a tenere aperti i mercati storici, come la Fiera e la Pescheria, ma è dovuto tornare sui suoi passi per l’evidente impossibilità di far rispettare i limiti contenuti del decreto del presidente del Consiglio. Dunque da oggi e fino al 3 aprile niente più bancarelle in piazza Carlo Alberto né pesce in mostra dietro l’Acqua o’linzolu.

Una decisione sofferta, “adottata – si legge in una nota – alla luce delle nuove interpretazioni del governo nazionale sulle iniziative da prendere per prevenire il contagio da coronavirus anche nei mercati all’aperto” ed è frutto “dell’intesa collegialmente raggiunta in video conferenza tra i sindaci delle città metropolitane italiane di autorizzare solo quelli recintati e della conforme volontà del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è appena concluso” nella Prefettura di Catania.

Neanche il tempo di annunciare la misura che subito sono arrivate le minacce: “Spara al prefetto, al sindaco, mitraglia gli operatori” è il post pubblicato su facebook sul quale sta indagando la Polizia postale etnea. In una nota congiunta il presidente del consiglio comunale di Catania Giuseppe Castiglione, i due vicepresidenti Carmelo Nicotra e Lanfranco Zappalà, e i capigruppo consiliari, hanno espresso “piena solidarietà al sindaco Salvo Pogliese, al prefetto Claudio Sammartino e agli operatori commerciali per le inaccettabili parole di istigazione alla violenza utilizzate nei loro confronti”.
Anche il Codacons, nell’esprimere solidarietà, ha definito questi episodi “pericolosissimi perché istigano alla violenza e posso spingere soggetti deboli e facilmente influenzabili a compiere veri e propri crimini”.

UFFICI COMUNALI APERTI
MA CON LIMITAZIONI

La situazione è tesa e ancora la strada dell’isolamento appare lunga e in salita. Per evitare situazioni di sovraffollamento negli uffici comunali, e dunque scongiurare nuovi contagi, il primo cittadino ha anche emenato un’ordinanza con cui limita il ricevimento solo a quelle procedure essenziali e non rinviabili, da concordare con il dirigente competente previo appuntamento e sempre nel delle misure minime di sicurezza. Nei casi di ordinaria amministrazione, invece, il ricevimento pubblico verrà svolto attraverso l’utilizzo della posta elettronica, senza recarsi fisicamente negli uffici e pertanto, ogni utente, per l’inoltro delle pratiche o richiesta potrà utilizzare l’indirizzo di posta elettronica certificata comune.catania@pec.it e gli indirizzi di posta elettronica o i numeri telefonici, per verificare lo stato di istruttoria e conclusione delle stesse.

INTENSIFICATA LA PULIZIA
Operatori comunali e della Dusty già da ieri notte, su disposizione del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore all’ecologia Fabio Cantarella, stanno provvedendo a sanificare strade e piazze cittadine con mezzi meccanici e l’utilizzo di prodotti igienizzanti.
L’esecuzione sta tenendo conto di ogni zona della città che verrà gradualmente toccata dall’attività di pulizia e disinfestazione. Per volere del sindaco le attività proseguiranno anche nei prossimi giorni.

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