Covid, l’Asp Palermo potenzia Usca e screening - QdS

Covid, l’Asp Palermo potenzia Usca e screening

redazione

Covid, l’Asp Palermo potenzia Usca e screening

martedì 17 Novembre 2020

Settantasei medici sono stati reclutati negli ultimi giorni per migliorare le operazioni di tracciamento. Nel palermitano un’unità speciale di continuità assistenziale ogni 25 mila abitanti

PALERMO – Incremento dei test e un migliore tracciamento dei potenziali contagi. Questo ha chiesto il sindaco Leoluca Orlando venerdì scorso, nel corso di una conferenza stampa in cui ha sospeso l’ordinanza di sospensione delle lezioni in presenza in tutte le scuole della città. Un appello che sembra aver trovato risposta, come dimostrano le procedure avviate dall’Azienda sanitaria provinciale negli ultimi giorni.

Settantasei medici per le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e gli screening di popolazione sono stati infatti reclutati dall’Asp di Palermo potenziando due delle attività impegnate nell’emergenza Coronavirus. L’arrivo di 36 medici ha consentito di completare il numero delle cinquanta Usca presenti sul territorio, e cioè una ogni 25 mila abitanti.

Una dotazione raddoppiata rispetto a quanto previsto fino allo scorso mese di settembre. Le Unità speciali di continuità assistenziale, dislocate in tutte le sedi di distretto e anche nelle isole di Ustica e Lampedusa, si occupano, tra l’altro, della gestione domiciliare dei pazienti con diagnosi confermata di Covid 19 e delle persone in isolamento con possibile infezione per contatti stretti. Alle cinquanta Usca presenti sul territorio di città e provincia si aggiungono all’Asp di Palermo anche dieci Usca scolastiche, con compiti esclusivamente dedicati alla prevenzione, tracciamento e screening negli Istituti.

L’Azienda sanitaria del capoluogo ha poi reclutato altri quaranta medici (che si aggiungono ai quaranta reclutati nei giorni scorsi) da dedicare agli screening di popolazione, per un totale di ottanta camici bianchi che formeranno dieci squadre impegnate nei drive in (già in corso dal 30 ottobre scorso, tra l’altro alla Fiera del Mediterraneo di Palermo).

Le squadre saranno integrate da personale amministrativo che curerà tutti gli aspetti burocratici legati alla presa in carico dei positivi al tampone rapido, in attesa dell’esito del tampone molecolare (al quale si sottopongono nella sede stessa dei drive in), mentre personale medico dedicato del dipartimento di Prevenzione si occuperà del contact tracing.

Per potenziare tutte le attività legate all’emergenza Coronavirus, l’Asp di Palermo ha reclutato in tutto negli ultimi dieci giorni 332 operatori, tra medici (281), infermieri (39) e tecnici della prevenzione (12).

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