Coronavirus, Caritas, aumentati i volontari - QdS

Coronavirus, Caritas, aumentati i volontari

redazione web

Coronavirus, Caritas, aumentati i volontari

sabato 02 Maggio 2020

Lo conferma un'indagine che sottolinea come questo sia avvenuto nel sessanta per cento delle strutture. Dai dati anche la conferma che i nuovi poveri, con l'emergenza sanitaria, sono raddoppiati, soprattutto nelle regioni del Sud

Caritas Italiana, fin dai primi giorni dell’emergenza Covid-19, ha intensificato il contatto e il coordinamento di tutte le 218 Caritas diocesane in Italia, svolgendo un ruolo di collegamento, informazione, animazione e consulenza. In questo quadro rientra una prima rilevazione nazionale condotta dal 9 al 24 aprile per verificare come sono cambiati i bisogni, le fragilità e le richieste intercettate nei Centri di ascolto e/o servizi Caritas.

Si conferma, come anticipato nei giorni scorsi, “il raddoppio delle persone che per la prima volta si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza”.

Cresce, soprattutto al Sud, la richiesta di beni di prima necessità, cibo, viveri e pasti a domicilio, empori solidali, mense, vestiario, ma anche la domanda di aiuti economici per il pagamento delle bollette, degli affitti e delle spese per la gestione della casa. Nel contempo, aumenta il bisogno di ascolto, sostegno psicologico, di compagnia e di orientamento per le pratiche burocratiche legate alle misure di sostegno e di lavoro.

“Un dato confortante è il coinvolgimento della comunità e l’attivazione solidale che nel 76,2% delle Caritas monitorate ha riguardato enti pubblici, enti privati o terzo settore, parrocchie, gruppi di volontariato, singoli”, sottolinea Caritas parlando di “un fiorire di iniziative percepito anche a livello nazionale”.

La campagna Caritas “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità” ha raccolto finora più di 1,9 milioni di euro da parte di 3.760 offerenti. Oltre alle donazioni di singoli, si registrano quelle di aziende, imprese, comunità, parrocchie e altre Caritas nazionali.

Il monitoraggio svolto conferma che nel 59,4% delle Caritas sono aumentati i volontari giovani, under 34, impegnati nelle attività e nei servizi, che hanno consentito di far fronte al calo degli over 65 rimasti inattivi per motivi precauzionali.

Di fronte al mutare dei bisogni e delle richieste, sono cambiati o si sono adattati anche i servizi e gli interventi, in particolare: i servizi di ascolto e accompagnamento telefonico con 22.700 contatti registrati o anche in presenza negli ospedali e nelle Rsa; la fornitura di pasti da asporto e consegne a domicilio a favore di più di 56.500 persone; la fornitura di dispositivi di protezione individuale e di igienizzanti a circa 290.000 persone; le attività di sostegno per nomadi, giostrai e circensi costretti alla stanzialità; l’acquisto di farmaci e prodotti sanitari; la rimodulazione dei servizi per i senza dimora; i servizi di supporto psicologico; le iniziative di aiuto alle famiglie per smart working e didattica a distanza; gli interventi a sostegno delle piccole imprese; l’accompagnamento all’esperienza del lutto.

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