“La misura del distanziamento fisico, inteso come distanza minima di un metro tra le rime buccali degli alunni, rimane uno dei punti di primaria importanza nelle azioni di prevenzione del contenimento epidemico”.
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) nella sua ultima riunione è tornato a ribadire l’importanza del distanziamento tra alunni come misura da adottare alla ripresa dell’anno scolastico a settembre.
Nello stesso verbale il Cts sottolinea comunque che “in tutte le eventuali situazioni temporanee in cui dovesse risultare impossibile garantire il distanziamento fisico, lo strumento di prevenzione cardine da adottare rimane l’utilizzo della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico”
Nella comunicazione ai dirigenti scolastici sul reperimento di nuovi spazi e il riadattamento di spazi preesistenti, il ministero ricorda che per “l’adeguamento e l’adattamento degli ambienti e delle aule didattiche per garantire il distanziamento, sono stati erogati a favore degli Enti locali 326,3 milioni di euro, per un totale di oltre 5.600 enti finanziati”.
Altri trenta milioni di euro per 139 interventi sono previsti dal decreto Agosto e altri trentadue milioni per il 2020 e 48 milioni per il 2021 saranno “destinati all’affitto di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all’attività didattica nel prossimo anno scolastico”.
La scuola sarà tra l’altro uno dei temi all’ordine del giorno nella riunione del Comitato tecnico scientifico convocata per mercoledì prossimo, 19 agosto.
Il Cts dovrebbe ulteriormente ribadire che non si deroga all’obbligo del distanziamento fisico di un metro tra gli alunni in classe, che in caso contrario gli studenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e ci dovrà essere un’adeguata areazione.
La deroga sarà comunque consentita per un periodo limitato di tempo e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto.

