Coronavirus, in Sicilia, nella giornata di ieri, sessantuno contagiati - QdS

Coronavirus, in Sicilia, nella giornata di ieri, sessantuno contagiati

redazione web

Coronavirus, in Sicilia, nella giornata di ieri, sessantuno contagiati

lunedì 14 Settembre 2020

Positivo neonato nell'ospedale Cervello. Cresce il numero degli operatori sanitari positivi a Ragusa nel "Maria Paternò Arezzo". Contagiate tre donne che stavano nella stanza di quella morta a Villa Sofia a Palermo. Trentaquattro i casi nella Rap. Focolaio ad Aci Catena (Catania)

Sono sessantuno i nuovi casi di coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino diffuso ieri sera: due ad Agrigento, 26 a Catania, due a Enna, 25 a Palermo, due a Ragusa, quattro Siracusa.

Ci sono solo tre migranti, uno a Siracusa e due a Ragusa.

Attualmente nell’Isola ci sono 1.793 positivi di cui 120 ricoverati in ospedale, 17 in terapia intensiva e 1656 in isolamento domiciliare, per un totale di 5241 casi dall’inizio dell’epidemia.

I guariti sono 14 e dall’inizio della pandemia sono 3.158 quelli.

I tamponi eseguiti sono 2726.

I decessi salgono a 290 con un uomo di Messina morto in ospedale a Catania.

Positivo neonato nell’ospedale Cervello

Tra i positivi al coronavirus nel palermitano c’è un bimbo di 28 giorni.

Il piccolo, di San Giuseppe Jato, stava male ed è stato accompagnato ieri sera dai genitori al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello.

Dopo i controlli è risultato positivo.

Adesso anche i genitori faranno i tamponi alla Asp di Palermo perchè quella di Partinico competente per territorio è chiusa perché il personale è in quarantena dopo che il dirigente è stato contagiato.

“Sto monitorando la situazione – ha detto il sindaco di San Giuseppe Jato Rosario Agostaro – Non ho nulla di ufficiale. Saprò qualcosa nelle prossime ore”.

Allarme a Ragusa nell’ospedale covid

Cresce il numero degli operatori sanitari positivi nell’ospedale covid “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla. Dopo i cinque infermieri e un medico del reparto di Malattie Infettive è risultato positivo anche un assistente sociale che è parente di uno degli infermieri già in quarantena domiciliare. L

a direzione generale dell’Asp Ragusa ha attivato dei procedimenti che possano dare maggiore sicurezza sul posto di lavoro alle varie figure professionali sanitarie. In una nota indirizzata ad alcuni coordinatori infermieristici e ai direttori dei Pronto Soccorso e di Malattie infettive di Ragusa, Vittoria e Modica, l’Asp ribadisce la necessità della verifica e del controllo delle procedure di contenimento del reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Ibla.

Deceduto sospetto caso di covid-19 a Palermo

Una donna di 72 anni è morta sabato nell’ospedale Villa Sofia a Palermo.

Lo ha reso noto una nota della struttura in cui si sottolinea che “la paziente era stata ricoverata il due settembre nell’Unità Operativa di Neurochirurgia dopo l’esecuzione di due tamponi che avevano dato esito negativo”.

Tre pazienti positive a Villa Sofia

E oggi tre pazienti ricoverate – che erano nella stessa stanza della donna -sono risultate positive e sono state trasferite all’ospedale Cervello nel reparto di Malattie Infettive.

Trentaquattro i positivi alla Rap di Palermo

E sono saliti a trentaquattro i dipendenti della Rap, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo, positivi al coronavirus.

Si attendono gli esiti tra tamponi e test sierologici di 800 impiegati dell’azienda municipalizzata dove è scoppiato un focolaio nell’autoparco di Brancaccio.

Alcuni test sierologici erano risultati negativi, ma in seguito i tamponi hanno dato esito opposto.

L’emergenza rifiuti a Palermo, provocata dal focolaio Covid19, sta creando notevoli disagi.

Il direttore generale, Roberto Li Causi, in una lettera ha scritto ai dipendenti dicendo che i comportamenti ostruzionistici non verranno più accettati. Sono già partite dieci lettere di contestazioni ad altrettanti operai. (

Nove positivi ad Aci Catena, nel Catanese

Sono saliti a nove i positivi (tutti asintomatici) ad Aci Catena (Catania), dove erano ventitré le persone già in quarantena domiciliare volontaria in attesa di tampone, che sono quasi tutti rientranti da luoghi di vacanza e villeggiatura o abitano con i positivi asintomatici.

Lo ha reso noto il sindaco Nello Oliveri, affermando “Non bisogna abbassare la guardia e attenersi scrupolosamente al senso del dovere e responsabilità di ogni cittadino”.

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