Coronavirus, in Sicilia una nuova impennata di contagi - QdS

Coronavirus, in Sicilia una nuova impennata di contagi

redazione web

Coronavirus, in Sicilia una nuova impennata di contagi

mercoledì 18 Novembre 2020

I positivi sfiorano i millesettecento in un solo giorno. Musumeci conferma Vittoria zona rossa. Preoccupazione per il Ragusano. Focolaio in casa di riposo a Palermo. Ancora problemi con i rifiuti a Catania. Proseguono gli screening con i tamponi

Torna a salire il numero dei contagi in Sicilia: nel bollettino di ieri sono stati registrati 1.698 i nuovi positivi in un solo giorno, oltre duecento in più rispetto a ieri.

Torna alto anche il numero dei morti, che sono stati trentanove, mentre l’andamento dei ricoveri si mantiene stabile con un incremento di poche unità, 1.732 pazienti dei quali 227 in terapia intensiva. I guariti sono 668.

Prorogata zona rossa a Vittoria

Nuova proroga, intanto, fino al 25 novembre per la zona rossa di Vittoria, nel Ragusano.

L’ha decisa il governatore Musumeci tenuto conto del rapporto dell’Asp iblea.

Le restrizioni adottate per limitare il contagio a Vittoria sono le stesse disposte il due novembre scorso e già prolungate di una settimana il dieci novembre.

Critica la situazione nel Ragusano

Musumeci ha sottolineato che il rinnovo della zona rossa a Vittoria “è soltanto un primo intervento nel territorio ibleo” poiché “anche altri amministratori di quell’area hanno manifestato l’esigenza di misure più stringenti”.

Tra questi comuni, Comiso. E Musumeci ha spiegato di aver dato mandato all’Asp di Ragusa di valutare la situazione.

Catania, no a rifiuti in cassonetti

A Catania l’assessorato comunale all’ecologia retto da Fabio Cantarella (Lega), in accordo con la ditta Dusty, ha sospeso il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani dai cassonetti la domenica e nei giorni festivi, con il divieto per i cittadini di depositare i rifiuti nelle giornate di sabato e prefestivi.

“In questo periodo di particolare urgenza sanitaria – si legge in una nota -, il conferimento nei cassonetti di grandi quantità di guanti, mascherine e dispositivi di protezione (che vanno assolutamente posti nell’indifferenziata) se effettuato nei giorni in cui è sospesa la raccolta può determinare seri problemi di ordine igienico-sanitario”.

Il sistema di raccolta differenziata nelle aree del porta a porta rimarrà invariato e sarà sottoposto alla regolare attività di sorveglianza.

Focolaio in Rsa Palermo

Intanto si registra anche un nuovo focolaio scoppiato in una casa di riposo per anziani di Palermo, l’istituto Figlie della Misericordia e della Croce.

Positivi ai test rapidi 33 dei 51 ospiti, cinque dei 21 operatori e quattro suore, quasi tutti asintomatici.

Nella struttura restano in servizio otto operatori fra cui i cinque contagiati, e le tre suore infermiere.

Tra gli ospiti anziani con diverse patologie, anche gravi, pure una nonnina di 102 anni.

Lo screening a tappeto

A incidere positivamente sull’aumento dei controlli è lo screening a tappeto con i tamponi rapidi, promosso dalla Regione con il sistema dei drive in.

Nelle giornate di sabato, domenica e lunedì sono stati effettuati complessivamente oltre 71 mila test su altrettanti cittadini che volontariamente hanno aderito alla campagna: 1.900 i positivi asintomatici (pari al 2,65 per cento) individuati nella tre giorni.

Dopo una partenza lenta con i tamponi molecolari, infatti, La Sicilia è stata la prima Regione a dotarsi di tamponi rapidi e adesso ha lanciato un ampio screening in collaborazione con Anci Sicilia e con le amministrazioni locali e il supporto dei volontari della Protezione civile.
Un’altra iniziativa promossa dall’assessorato regionale alla Salute riguarda la raccolta di plasma iperimmune per uso compassionevole da destinare al trattamento di pazienti affetti da Covid-19 attraverso otto centri trasfusionali dell’isola.

“Stiamo assistendo – ha commentato il governatore Nello Musumeci – a una straordinaria partecipazione dei siciliani. Sinceramente non sono sorpreso dalla risposta dei cittadini perché, come sempre, quando necessario, la Sicilia c’è”.

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