Coronavirus, nuovo incontro Governo-Regioni sui parametri - QdS

Coronavirus, nuovo incontro Governo-Regioni sui parametri

redazione web

Coronavirus, nuovo incontro Governo-Regioni sui parametri

giovedì 19 Novembre 2020

Convocato in videoconferenza dal ministro Boccia, ci saranno anche Speranza e Brusaferro. Intanto la crescita dei contagi è lineare ma sostenuta. In Italia 34.283 i nuovi positivi in un solo giorno. Alta la letalità: 753 morti secondo l'ultimo bollettino.

Il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha convocato in videoconferenza una riunione per il pomeriggio di oggi dopo la richiesta avanzata dalla Conferenza delle Regioni di un incontro urgente sui 21 parametri previsti per stabilire le zone.

Ieri alcune regioni, a guida centrodestra, hanno proposto una nuova classificazione basata soltanto su cinque parametri.

All’incontro parteciperanno anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.

Si troveranno a discutere di una situazione non certo buona: è infatti una crescita lineare, ma che continua comunque a essere sostenuta, quella dell’epidemia in Italia.

Secondo i dati dell’ultimo bollettino sono 34.283 i nuovi positivi in un solo giorno, rilevati da 234.834 tamponi, con un rapporto ancora elevato, sebbene rispetto al giorno precedente sia sceso dal 15,4% al 14,5%.

Spicca il dato relativo ai decessi, che con 753 toccano il numero più alto registrato in questa seconda ondata.

Resta alta anche la letalità, ossia il rapporto fra i decessi e il numero dei casi positivi, probabilmente per effetto dei tanti che ormai sfuggono al tracciamento.

I ricoverati in terapia intensiva sono complessivamente 3.670.

Il quadro che emerge da questi dati continua a invitare alla prudenza e a tenere alta la guardia, in attesa di cominciare a vedere gli effetti dei Dpcm e dei provvedimenti adottati dalle Regioni.

Tra i segnali positivi c’è la riduzione del numero delle persone attualmente positive, da 16.026 a 9.358 in 24 ore, accanto all’aumento dei guariti o dimessi, da 15.434 a 24.169.

Il totale degli attuali positivi è di 743.168 e i guariti sono complessivamente 481.967.

Tornando alle regioni, ad avere i numeri più elevati è ancora la Lombardia – dopo la disastrosa gestione della prima fase – con 7.633 casi positivi e un rapporto casi positivi tamponi del 20,03%.

Seguono Campania con 3.657 casi positivi (15,5%) e Piemonte con 3.281 casi positivi (18,4%).
“Ci troviamo di fronte a una crescita per incremento dei positivi, ma è una crescita molto elevata, che ogni giorno conta circa trentamila nuovi positivi e che in proiezione potrà vedere ancora molti decessi”, ha osservato il fisico Enzo Marinari, dell’Università Sapienza di Roma.

“Non è una situazione né serena né accettabile”, ha detto, e i dati indicano che “si sta ancora riuscendo a utilizzare le terapie intensive, ma ci stiamo avvicinando al limite”.

Nei prossimi giorni, inoltre, è da attendersi un aumento dei decessi perché, ha spiegato il fisico, “la stima del numero dei nuovi positivi ha un impatto a distanza di una decina di giorni sul numero dei decessi”.

Dello stesso avviso il microbiologo Andrea Crisanti, dell’Università di Padova, per il quale “abbiamo un alto numero di morti perché abbiamo tantissimi contagi”.

Il fatto positivo è che non c’è più una crescita esponenziale e “si cominciano a vedere gli effetti delle misure di contenimento, che vanno rispettate”.

Eventuali misure di alleggerimento, per Marinari, “sono ancora da considerare con prudenza”.
Per il fine settimana, ha aggiunto, “dovremmo poter vedere gli effetti dei Dpcm e delle misure adottate a livello regionale. Finora abbiamo probabilmente visto soprattutto gli effetti dell’autoregolazione”.

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