Coronavirus, Oms Europa “Allarme violenza domestica in lockdown” - QdS

Coronavirus, Oms Europa “Allarme violenza domestica in lockdown”

Coronavirus, Oms Europa “Allarme violenza domestica in lockdown”

venerdì 08 Maggio 2020

Il direttore Kluge chiede “tolleranza zero” e alle vittime dice: “Non è colpa vostra”. Rispetto all’anno scorso, ad aprile incremento del 60% delle richieste di aiuto

ROMA – L’Oms Europa ha lanciato l’allarme sull’aumento dei casi di violenza domestica durante il periodo di lockdown contro la pandemia di Covid-19, riferendo di “un incremento ad aprile del 60% delle richieste di aiuto delle donne vittime di violenze da parte dei loro partner, rispetto allo scorso anno”.

“Deve esserci tolleranza zero contro ogni forma di violenza contro uomini, donne, bambini, e anziani”, ha ammonito Hans Kluge, direttore della sezione Europa dell’Oms, durante la conferenza stampa, esprimendo la “profonda preoccupazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità per le notizie che arrivano da molti Paesi, tra cui Belgio, Bulgaria, Francia, Irlanda, Russia, Spagna e Regno Unito e altri su un aumento della violenza interpersonale, tra cui violenza contro donne e uomini, da parte di un partner, e contro i bambini, a causa della risposta al Covid-19”.

“Anche se i dati sono scarsi, gli Stati stanno riferendo di un incremento del 60% delle richieste di aiuto da parte delle donne vittime di violenze da parte dei loro partner lo scorso mese di aprile, rispetto allo scorso anno – ha precisato – le domande online di sostegno alla prevenzione delle violenze sono aumentate fino a 5 volte”.

Kluge ha quindi precisato che per le autorità “è un dovere morale affrontare la violenza domestica”, ricordando anche all’opinione pubblica che “la violenza non è una questione privata”. Quindi ha rivolto un messaggio a quanti subiscono la violenza: “Non è mai colpa vostra. La vostra casa dovrebbe essere un luogo sicuro. Contattate famiglia, amici o comunità che hanno a cuore la vostra sicurezza”.

Kluge ha infine segnalato alcune “esempi” di attività di contrasto alla violenza domestica portate avanti da alcuni Paesi, tra cui l’Italia: “L’Italia ha un’app per chiedere aiuto senza telefonare. I farmacisti in Spagna e Francia possono essere avvisati con parole chiave. Gli alberghi in Francia e Belgio sono stati convertiti in rifugi. La Groenlandia ha limitato la vendita di alcolici per rendere l’ambiente domestico più sicuro per i bambini… Condividiamo e impariamo da questi esempi”.

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