Coronavirus, “Riaprire le attività con regole anticontagio” - QdS

Coronavirus, “Riaprire le attività con regole anticontagio”

Ivana Zimbone

Coronavirus, “Riaprire le attività con regole anticontagio”

mercoledì 15 Aprile 2020

Il cavalier Giuseppe Benanti spiega al QdS come una ripartenza per gradi sia possibile senza sacrificare la salute dei cittadini. “Le semplici mascherine chirurgiche, se indossate da tutti, sarebbero sufficienti a tutelarci”

CATANIA – Disoccupazione, crisi economica e crisi sociale, questo lo scenario prospettato per il prossimo futuro. Giuseppe Benanti, cavaliere del lavoro, in un’intervista al QdS spiega come e perché far ripartire le attività produttive in sicurezza.

Le restrizioni del Governo per arginare la diffusione del Coronavirus sono state prorogate fino a maggio, ma i sussidi per i cittadini tardano ad arrivare. “I governanti dovrebbero rendersi conto che così non si può andare avanti, molti sopravvivono solo grazie alle opere di carità dei volontari. Bisogna anche guardare a ciò che con il lockdown stiamo perdendo, come il turismo e l’ospitalità. Non possiamo permettercelo”, ha chiosato Giuseppe Benanti.

Il termine della quarantena non è ancora stato stabilito e – in ogni caso – riguarderà l’ipotesi di convivenza con il virus: “Il Covid-19 se ne andrà davvero quando ci sarà il vaccino, presumibilmente all’inizio del 2021. In attesa di questo momento, occorre stabilire delle regole e un piano preciso per far sopravvivere il Paese”, ha continuato.

SOSTEGNO AI CITTADINI E ALLE IMPRESE

“I fondi destinati alla Cassa Integrazione sono insufficienti e riservati solo ai lavoratori dipendenti, che ancora non hanno ricevuto concretamente alcun sostegno. L’Italia fa parte dell’Unione europea e questa deve fare un ragionamento coeso con il nostro Paese per continuare a garantire il lavoro a tutti coloro che non ce l’hanno e per far ripartire le attività produttive, soprattutto per salvaguardare l’export. Anche quando riapriranno, le aziende avranno grandi difficoltà per la ripresa e necessiteranno di un sostanzioso aiuto da parte dello Stato – ha detto Benanti – che potrà garantirlo solo attraverso i fondi Ue. Se la stessa Europa non sarà effettivamente solidale, morirà; ma rimango fiducioso che ciò possa avvenire”.

SCREENING, MASCHERINE E “DISTANZA”, ELEMENTI IMPRESCINDIBILI

Considerato che il Coronavirus è ormai una pandemia e non più una “semplice” epidemia, “Non c’è nessuno che si può salvare prima del vaccino. Ma questo arriverà troppo tardi rispetto alla necessità di riapertura delle attività commerciali. Bisogna che si stabiliscano regole e principi affinché si riparta ugualmente. Lo screening va esteso, per isolare coloro che risultassero positivi al virus; le mascherine, anche chirurgiche, vanno date a tutti. Infatti, se queste sono inadeguate a proteggere completamente il soggetto dalla possibilità di contagio, impediscono che questo trasmetta il Covid-19 agli altri. Ciò significa che se le indossiamo tutti, il problema è quasi completamente risolto. Il loro impiego dev’essere obbligatorio per tutti e dovrebbe aggiungersi all’obbligo della distanza, almeno fino a quando non si avrà una misura specifica per evitare il contagio. Serve infine un controllo adeguato, affinché tutti rispettino le regole stabilite”, ha aggiunto il cavaliere.

IMPRESE E CITTADINI A SERVIZIO DEL PAESE

Per far ripartire l’economia italiana tutto questo potrebbe non bastare. Accanto alle norme anti-contagio e all’aiuto economico dello Stato, secondo Giuseppe Benanti serve che “il popolo creda nel proprio Paese e scelga di lavorarci, senza spostarsi altrove per farlo. Le imprese devono ripartire, ma non tutte insieme. Ce ne sono alcune per le quali la riapertura sarebbe inutile, come quelle del settore turistico che non avrebbero più nemmeno l’utenza. Allora, in primis bisogna riaprire quelle che possono vendere i loro prodotti sul proprio territorio o all’estero, creando lavoro e riassorbendo gradualmente il proprio personale. I cittadini, poi, devono innamorarsi del loro Paese e preferire i suoi prodotti”.

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