Cosa succede se non pago l'Imu? Tutte le informazioni utili

Imu, cosa succede se non la pago? Tutte le informazioni utili

marikacontarino

Imu, cosa succede se non la pago? Tutte le informazioni utili

Redazione  |
lunedì 27 Maggio 2024

Ecco la risposta alle domande dei contribuenti che pensano di non versare la tassa sulla casa.

Cosa succede se non pago l’Imu? Probabilmente, questa domanda potrebbe essere una domanda posta dal contribuente che pensa di non versare l’imposta sulla casa. Con la Legge di Bilancio 2020 è stato riformato il sistema di riscossione delle tasse locali, per cui gli atti emessi devono contenere tutte le informazioni necessarie affinché acquistino efficacia a titolo esecutivo. Gli accertamenti esecutivi sono stati estesi, dunque, anche ai Comuni.

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Cosa succede se non pago l’Imu?

Ciò comporta che dopo la notifica dell’atto e in caso di mancato versamento, entro 120 giorni, possano essere avviate le attività di recupero coattivo con il rischio di pignoramento dei conti correnti del contribuente. Cosa succede, dunque, se non pago l’Imu?

Il rischio è concreto, considerata la possibilità di accedere ai dati contenuti nell’anagrafe tributaria del contribuente. Ovviamente, vi è un tempo limite concesso per regolarizzare il versamento dell’Imu, ma in caso di mancato adempimento potranno essere avviate le procedure esecutive e cautelari previste ad oggi, come fermo amministrativo, ipoteca o pignoramento.

In caso di prescrizione

Il Codice civile stabilisce un termine di prescrizione quinquennale per tutti i pagamenti attesi con cadenza periodica annuale o più breve, in cui rientrano tutti i tributi locali. Il termine di prescrizione dell’Imu è, infatti, di 5 anni. La decorrenza comincia dal momento in cui sarebbe dovuto avvenire il pagamento e si azzera alla notifica di un accertamento fiscale da parte del Comune, ricominciando da zero. Di conseguenza, se sono trascorsi 5 anni dal momento in cui doveva essere pagata l’Imu e il Comune non ha inviato alcun accertamento è legittimo non pagare. Lo stesso nel caso in cui siano trascorsi almeno 5 anni dalla notifica dell’ultima cartella esattoriale relativa all’Imu.

Attenzione, però: la prescrizione di 5 anni si applica soltanto quando il Comune ha già effettuato l’accertamento. In caso contrario, non ci sarebbe un diritto di credito già concretizzato.

La decadenza

La legge n. 296 del 27 dicembre 2006 regola la decadenza del diritto del Comune a procedere all’accertamento e stabilisce che i tributi locali sono esigibili entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui sarebbe dovuto avvenire il pagamento.

Come posso non pagare l’Imu?

Per non pagare l’Imu, dunque, non è sufficiente che il credito si sia prescritto o che il diritto del Comune sia decaduto: è importante impugnare la richiesta di pagamento ricevuta successivamente. In particolare, è necessario impugnare l’atto entro un termine massimo di 60 giorni dalla sua notifica, altrimenti il pagamento è comunque dovuto. L’istanza deve essere inoltrata al Comune o all’Agenzia delle Entrate con raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Pec, specificando i motivi.

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