A Palazzo Madama si ricorda un importante anniversario per la Repubblica Italiana: i 75 anni dall'approvazione definitiva della Costituzione italiana.
La Costituzione italiana compie ben 75 anni e le istituzioni della Repubblica festeggiano l’occasione, ricordando l’importanza del documento fondamentale del Paese.
Palazzo Madama si è dipinto di verde, bianco e rosso – i colori della bandiera italiana – per l’occasione: un fascio tricolore, quindi, ha “invaso” la sede del Senato della Repubblica. L’anniversario del 27 dicembre ricorre in un momento molto complicato della storia italiana, considerando anche il recente slittamento del voto di fiducia per la Manovra del 2023.
Sulla facciata dell’edificio storico appare il primo articolo della Costituzione, il più celebre e anche il più discusso: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
I 75 anni della Costituzione, la storia in breve
La Costituzione italiana, come è ben noto, è frutto di una lunga guerra e della “svolta” dopo la monarchia e il ventennio segnato dal Fascismo e dalla dittatura. Il documento fondamentale del Paese, quindi, mira in primis alla costruzione di uno Stato antifascista e democratico, basato su tutti i valori che la dittatura e la guerra avevano distrutto e su quei diritti fondamentali calpestati nel periodo storico precedente.
Entrata in vigore l’1 gennaio 1948 in sostituzione dello Statuto Albertino, la Costituzione – approvata 75 anni fa, il 27 dicembre – è il frutto del lavoro di un’Assemblea Costituente eletta a suffragio universale dalla popolazione italiana il 2 giugno 1946. Esattamente, nello stesso giorno in cui un referendum trasformò l’Italia in una Repubblica. L’assemblea era composta da 556 deputati (per lo più appartenenti alla Democrazia Cristiana) e tra loro c’erano anche 21 donne.
La Costituzione è stata frutto di un lungo lavoro di mediazione tra tutte le forze antifasciste che, sebbene accomunate dal desiderio di allontanare il brutto ricordo e gli orrori del Fascismo, erano molto distanti ideologicamente tra di loro.
Il risultato è stato un documento senza preambolo ma con una sezione dedicata ai principi fondamentali della Repubblica, un insieme di 12 articoli considerati ineliminabili e irrinunciabili.
La composizione
- Principi fondamentali, 12 articoli;
- Parte I: Diritti e doveri dei cittadini, composta da 4 Titoli;
- Parte II: Ordinamento della Repubblica, che spiega la composizione e il funzionamento delle istituzioni della Repubblica Italiana;
- Disposizioni transitorie e finali.