Mancano poche settimane all’apertura dell’anno come Capitale della Cultura. Previsti investimenti per circa 7 milioni di euro, un ritorno economico stimato da 35 milioni e un incremento di 250 mila turisti
AGRIGENTO – Si scaldano sempre più i motori nella Città dei Templi, pronta a diventare ufficialmente Capitale italiana della Cultura 2025. Mancano ormai poche settimane e la “città più bella dei mortali”, così definita da Pindaro, inizierà il suo grande sogno grazie a un progetto che esplora le relazioni tra individuo, natura e territorio, coinvolgendo anche Lampedusa e i comuni della provincia. Il conto alla rovescia è ormai prossimo alla fine, ma sono ancora molte le cose ancora da fare, anche con una certa dose di fretta, per non farsi trovare impreparati a questo appuntamento, storico sia per l’agrigentino che per tutta la Sicilia.
“I grandi eventi – spiega al QdS Giacomo Minio, presidente della Fondazione Capitale della Cultura – vanno preparati con anni di anticipo. Stiamo lavorando con grande impegno utilizzando al meglio tutte le risorse e le collaborazioni possibili. Certamente c’è un grande coinvolgimento del territorio. La città è quasi giornalmente interessata dalla visita degli artisti che stanno effettuando i sopralluoghi. Abbiamo ricevuto proposte da parte di Enti e Fondazioni private di livello nazionale, che, comprendendo la valenza dell’evento e la visibilità conseguente, vogliono esserne parte attiva. Anche a livello locale…