A San Vito Lo Capo si pensa a riprogrammare quello che è l'evento di punta del territorio ma anche uno dei maggiori eventi italiani del settore.
Organizzata dal Comune di
San Vito Lo Capo e dall’agenzia di comunicazione Feedback, producer
dell’evento, la manifestazione ha subito uno stop lo scorso anno a causa
dell’emergenza Covid. Adesso si pensa a riprogrammare quello che è l’evento di
punta del territorio ma anche uno dei maggiori eventi italiani del settore. La
prossima edizione sarà nel segno del riconoscimento del cous cous quale Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco,
annunciata lo scorso dicembre.
La candidatura del piatto
maghrebino all’organizzazione delle Nazioni Unite è stata avanzata
congiuntamente da 4 paesi africani: Algeria,
Marocco, Mauritania e Tunisia. Il cous cous, per la prima volta, senza
dispute sulla paternità di questo piatto comune alle culture dei paesi del
Maghreb, ha fatto ritrovare la condivisione e l’armonia tra queste antiche
civiltà dove “donne e uomini, giovani e anziani, si identificano in questo
piatto considerato il simbolo del vivere insieme”, afferma il documento di
candidatura.
Il cous cous, insomma, è
riuscito ad abbattere i confini geografici, costruire ponti tra i popoli e avvicinarli tra loro attraverso le pratiche e
le conoscenze che hanno in comune. La notizia è stata accolta con grande gioia
dalla comunità sanvitese.
Il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino, infatti, lo scorso
anno aveva scritto sia all’Ente tunisino per il turismo che al Centro nazionale per la ricerca
preistorica, antropologica e storica di Algeri, per sostenere la candidatura
Unesco.
“Questo riconoscimento
mi riempie di gioia – afferma Peraino–
perché il cous cous è un piatto storicamente legato a San Vito Lo Capo che fa
parte, ormai da secoli, della tradizione gastronomica locale. Dal 1997 il Cous
Cous Fest lo celebra a livello internazionale, tanto da essere diventato uno
dei simboli di San Vito Lo Capo nel mondo. Il riconoscimento Unesco, che
sottolinea la valenza culturale e di integrazione del cous cous, filosofia che
da sempre anima il Cous Cous Fest, sarà lo spunto per l’edizione 2021, che mi
auguro sia anche quella della ripartenza e della rinascita”.