Covid, anche Comiso e Acate zone rosse e screening gratuiti - QdS

Covid, anche Comiso e Acate zone rosse e screening gratuiti

Covid, anche Comiso e Acate zone rosse e screening gratuiti

sabato 21 Novembre 2020

Il deputato regionale Dipasquale scrive al Governo nazionale: “Chiudete la provincia”

Il primo cittadino di Comiso Maria Rita Schembari lo aveva richiesto a gran voce, l’altro giorno, all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

“Comiso va dichiarata zona rossa” aveva detto la sindaca. E così è stato. Dopo Vittoria, in provincia di Ragusa anche Comiso e Acate sono state dichiarate zone ‘off limits’, da oggi fino a giovedì 3 dicembre. A deciderlo è stato ovviamente il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Razza, dopo l’interlocuzione avuta con i sindaci dei comuni interessati e viste le relazioni dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, che segnalano un aumento dei contagi.

Le prescrizioni, quindi, diventano più severe in questa zona iblea, con spostamenti vietati se non per reali necessità. Mentre nei comuni si organizza un weekend di screening gratuiti, con tamponi rapidi in modalità drive in, il deputato regionale Nello Di Pasquale torna a premere per il lockdown di tutta la provincia.

Dopo aver scritto al governo regionale, infatti, proprio in questi giorni si è rivolto a quello nazionale, scrivendo direttamente al presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri Speranza e Lamorgese e per conoscenza al prefetto di Ragusa.

“Se durante il periodo del lockdown nazionale questo territorio è stato tra i più virtuosi d’Italia, con numeri veramente bassi e un rigore esemplare da parte della cittadinanza nel rispettare le regole – si legge nella nota – oggi non si può dire lo stesso: la provincia di Ragusa è quella siciliana con la percentuale più elevata di contagi rispetto alla popolazione e, nonostante questo dato il presidente della Regione siciliana Musumeci, che è anche commissario per l’emergenza Covid, evita di intervenire con provvedimenti seri, capaci di arrestare questa tendenza preoccupante.

Segnalo, inoltre, che circa 20 giorni fa ha istituito una ‘zona rossa’ per il comune di Vittoria, la seconda città più popolosa della provincia dopo Ragusa, dove si contavano 478 infetti su 64mila abitanti. Il provvedimento è ancora in vigore.

Nel frattempo, nel comune capoluogo di provincia, si sono superati i 600 contagi su 73mila abitanti. Più o meno la stessa proporzione che aveva indotto il governatore siciliano a dichiarare ‘zona rossa’ il comune della Val d’Ippari”.

I dati, in effetti, sono preoccupanti. Come sottolinea lo stesso deputato, secondo fonti dell’Asp “dal 18 maggio a oggi, il numero di dicessi è passato da 9 a 75, cioè +733 per cento mentre il numero di contagi è passato da 94 dalla fine del lockdown ai 4318 del 17 novembre, cioè +4494 per cento. Il rapporto è di 1033,26 contagi ogni 100mila abitanti, con un’impennata mostruosa solo negli ultimi dieci giorni. Per questi motivi vi rivolgo un appello affinché sia istituita una ‘zona rossa’ per tutta la provincia di Ragusa, per scongiurare il collasso definitivo del sistema sanitario in questo territorio e aiutarci ad arrestare la diffusione del virus”.

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