Se i dati sono preoccupanti, la risposta offerta dal progetto “Bambini e adolescenti ai tempi del Covid-19” è sicuramente confortante
Un miglioramento dei sintomi di ansia e depressione, una migliore qualità del sonno e anche una maggiore capacità di elaborazione e gestione dello stress. Sono risultati importanti quelli rilevati al termine del progetto “Bambini e adolescenti ai tempi del Covid-19”. L’iniziativa, promossa dall’Associazione “Rete per il Sociale Onlus” e sostenuta dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, ha visto la partecipazione di circa 120 bambini e adolescenti di età compresa tra i 6 e i 18 anni, delle loro famiglie e dei loro insegnanti. Nasce dall’esigenza di studiare e rispondere alle problematiche comportamentali emerse durante la pandemia e accusate, secondo l’indagine dell’IRCSS Gaslini di Genova, dal 65% dei minori.
Numeri allarmanti: depressione, autolesionismo e altre problematiche
I numeri sono allarmanti: raccontano di un aumento del 30 % per quanto riguarda le richieste di aiuto per depressione, autolesionismo e ideazione suicidaria, del 60% dei ragazzi romani con disturbi del sonno (rispetto al 38% della fase pre-pandemica) e dell’insorgenza di sintomi da stress-acuto riscontrata nel 46 % dei casi, quasi il doppio rispetto al periodo che ha preceduto la pandemia. Se i dati sono preoccupanti, la risposta offerta dal progetto “Bambini e adolescenti ai tempi del Covid-19” è sicuramente confortante: nell’80% dei ragazzi coinvolti è stata registrata una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione, nel 50% dei casi è stato rilevato un miglioramento della qualità del sonno e, dato ancor più rilevante, il 90% dei ragazzi ha evidenziato una maggiore capacità di elaborazione e gestione del periodo stressante.