“Nell’ultima settimana il numero di detenuti positivi nelle carceri siciliane è andato purtroppo crescendo. La maggiore concentrazione di persone infette continua a registrarsi soprattutto nella Sicilia orientale, con una percentuale elevata a Siracusa di circa 200 unità, per fortuna senza sintomi rilevanti“. A dirlo è Giovanni Fiandaca, garante dei diritti dei detenuti della Regione siciliana che ha effettuato un nuovo monitoraggio della situazione nelle strutture detentive dell’Isola.
“Siamo in emergenza”
“La diffusione di Omicron – continua Fiandaca – crea problemi, ad esempio, proprio a Siracusa con una popolazione attorno a 615 detenuti, perché il regime di tre turni giornalieri con un solo medico presente per volta, non consente un controllo sanitario continuo e adeguato delle persone infette, dovendo lo stesso provvedere anche alle esigenze ordinarie dell’intera popolazione detenuta”.
“Al di là di peculiari situazioni come quella di Siracusa, quale garante – conclude Fiandaca – mi permetto di sollecitare tutte le Asp territorialmente competenti a fare i maggiori sforzi possibili per assicurare, in questo periodo di particolare emergenza, una maggiore presenza e attenzione sanitaria nell’ambito delle carceri siciliane sotto il duplice profilo della prevenzione e degli eventuali interventi terapeutici che si rendano necessari”.