Pechino rassicura sui decessi, ma secondo alcuni esperti con i nuovi casi potrebbero esserci fino a 9mila morti al giorno. Riflettori puntati su Gryphon e Cerberus, eredi di Omicron
La diffusione del Covid in Cina tiene in ansia tutto il mondo. Pechino insiste sul fatto che i dati pubblicati sui decessi sono sempre stati trasparenti, tanto che un ente nazionale per il controllo delle malattie ha affermato che venerdì ci sono stati circa 5.500 nuovi casi locali e un solo decesso. La fine dei test di massa e i nuovi criteri adottati per stabilire se si tratti di decesso da Covid, fa pensare che quei numeri non corrispondano alla realtà. Alcuni esperti stimano che potrebbero esserci fino a 9.000 morti al giorno.
Ciò che più tiene in ansia gli esperti sono le varianti del Covid Gryphon e Cerberus che proprio in Cina stanno prendendo il sopravvento.
La diffusione di Cerberus
Il primato dei contagi è ancora di Omicron 5, ma tra le nuove mutazioni del virus, a crescere è stata soprattutto BQ.1, più conosciuta come Cerberus. L’Istituto superiore di sanità ha già messo in guardia dicendo che è in “significativo aumento” in Italia: è pari al 64,1% (dato del 13 dicembre scorso, contro il 30,7% della precedente indagine dell’8 novembre), sul totale dei campioni BA.5 di cui è un sottolignaggio.
Gryphon sfuggente e contagiosa
In ascesa anche Gryphon che per l’Oms è la variante più immunoevasiva identificata finora, e anche molto trasmissibile. In questi giorni un’incidenza preoccupante riguarda gli Stati Uniti, in cui Gryphon costituisce attualmente il 13,42% dei casi e avrebbe provocato anche un’impennata dei ricoveri a New York. In Europa è attualmente meno diffusa, ma ha raggiunto il 5,44% dei casi nel Regno Unito, 4,56% in Belgio e 2,62% in Spagna. In Italia l’incidenza è ancora ferma all’1,82%.
Tra le varianti anche Centaurus
Centaurus, figlia di Omicron, si è fermata al 9,8%. Individuata per la prima volta in India, si è poi diffusa anche in altri Paesi. Viene definita dagli esperti come variante di seconda generazione.
Covid, i sintomi delle nuove varianti
I sintomi principali delle varianti Gryphon e Cerberus sono di carattere respiratorio: ovvero naso che cola, mal di gola, mal di testa, starnuti, mal di orecchio, affaticamento. Distinguerli non è facile perché sono molto simili ai sintomi influenzali. Questo rende più facile il contagio, anche perché le varianti sono in grado di aggirare con maggiore abilità il nostro sistema immunitario. Nel caso di Gryphon va segnalato che gli effetti sono più aggressivi.
Come riconoscere le nuove varianti Covid
Se i sintomi sono simili a quelli dell’influenza, come fare dunque a riconoscere le varianti Covid Cerberus e Gryphon. Intanto, il tampone è l’unico vero metodo per stabilire se si è contratto il Covid, va poi evidenziato che ormai non causano più la perdita di gusto e olfatto, così come Omicron 5. Ma per avere la massima certezza di aver contratti Gryphon o Cerberus, occorre fare il sequenziamento, ovvero un test specialistico che consente di stabilire la reale composizione del virus.