Covid, dal 28 giugno via le mascherine all'aperto - QdS

Covid, dal 28 giugno via le mascherine all’aperto

redazione web

Covid, dal 28 giugno via le mascherine all’aperto

martedì 22 Giugno 2021

Dopo l'ok del Cts, che ha demandato la scelta alla politica, l'annuncio del ministro Speranza. Resta l'obbligo di tenerla sui mezzi pubblici e in luoghi affollati. L'Alto Adige va avanti

Da lunedì prossimo, 28 giugno, l’Italia dirà addio all’obbligo delle mascherine all’aperto.

Al termine della seduta di due ore del Comitato Tecnico Scientifico convocata per discutere del quesito posto dal ministero della Salute, il Cts ha illustrato le condizioni, sottolineando che la decisione sarebbe toccata alla politica.

L’annuncio di Speranza sui social

Poi l’annuncio del ministro Roberto Speranza.

“Dal 28 giugno superiamo l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts” ha scritto in serata sui suoi profili social facendo seguito alla nota degli scienziati in cui si legge che, quando l’Italia sarà completamente bianca, ci saranno “le condizioni per superare l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine all’aperto salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (es: mercati, fiere, code, ecc…)”.

Il Cts raccomanda comunque l’uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei soggetti fragili, così come negli ambienti sanitari e ospedalieri.

Sulla decisione ha influito anche la percentuale di vaccini somministrati in Italia (al momento già oltre il 53% della popolazione ha almeno una dose e circa il 27% ha fatto completato il ciclo).

L’Alto Adige va avanti

L’Italia è insomma ormai alla prova della normalità ed è stato sulla base dei dati confortanti che già in queste ore l’Alto Adige ha avviato per primo la sperimentazione sullo stop alla mascherina all’aperto, con un’ordinanza per il momento valida fino al 31 luglio.

Sarà però ancora obbligatorio avere con sé il dispositivo di protezione individuale, ma si dovrà indossare solamente nei luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione e all’aperto nel caso in cui non è possibile mantenere la distanza interpersonale oppure in caso di assembramenti di persone.

Vaccini con numeri costanti

I numeri costanti di somministrazioni di vaccini si spera rispettino il trend anche nel mese di luglio, quando però si registrerà un calo degli arrivi di Pfizer (il vaccino mRna che insieme a Moderna viene inoculato agli under 60, secondo le ultime disposizioni): dalle comunicazioni sugli arrivi nelle singole regioni, diversi governatori parlano di un taglio tra il 25 e il 30% rispetto a giugno mentre Moderna – le cui disponibilità sono sempre state esigue – raggiungerà in alcuni territori punte del -65%.

In quest’ultimo mese infatti gli arrivi erano stati superiori alle attese a causa degli anticipi di alcuni carichi.

Ma parallelamente, sul fronte Europeo, l’Ue rassicura: “sulla base di questi dati e delle previsioni disponibili entro il mese prossimo potremo raggiungere l’obiettivo di vaccinazione del 70% della popolazione adulta”.

Una sola dose per i guariti

Nuove risorse sui vaccini potrebbero arrivare anche da uno studio, secondo cui per i guariti sarebbe necessaria una sola dose anche dopo dieci mesi.

Green pass, discoteche e lidi

Resta ora da affrontare l’ultimo tema su cui ancora non è stato fornito un parere, né una data: la questione sulla riapertura delle discoteche potrebbe essere affrontata nei prossimi giorni e, mentre sembra scontato l’accesso solo con green pass in questo tipo di locali e soltanto all’aperto, resta il nodo sull’utilizzo della mascherina una volta entrati.

“Ovunque ci sono assembramenti e feste abusive in locali e lidi. Se non avremo una data di riapertura entro l’inizio di luglio, consegneremo le licenze e saremo costretti a comportarci da abusivi anche noi pur di lavorare – ha detto il presidente del Silb, il sindacato dei gestori di sale da ballo – Se ritardano la nostra apertura togliendoci altri dieci giorni di lavoro da luglio, ci costringono a non ripartire”.

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