"E' assurdo che nell'incontro fra governo e parti sociali si sia ridotto l'obbligo della mascherina: non è sensato ridurre le protezioni sanitarie", dice Giorgio Parisi
Il Covid continua a creare problemi, e c’è già tra gli esperti chi critiche lo “sparire” delle restrizion. Continua a crescere la quota di italiani contagiati da Sars-CoV-2 dopo avere già superato precedenti infezioni Covid.
“Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 9,5%, in aumento rispetto alla settimana precedente (8,4%, dato con tempi di consolidamento maggiori rispetto ad altre informazioni)”.
E’ quanto emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità sull’andamento di Covid-19. Complessivamente, si legge, “dal 24 agosto 2021 al 28 giugno 2022 sono stati segnalati 587.347 casi di reinfezione, pari a 4,0% del totale dei casi notificati”.
Via le mascherine? Le critiche dei medici
“E’ assurdo che nell’incontro fra governo e parti sociali si sia ridotto l’obbligo della mascherina: non è sensato ridurre le protezioni sanitarie in un momento in cui l’epidemia di Covid-19 sta aumentando in modo esponenziale”.
Lo ha detto all’ANSA il Nobel Giorgio Parisi, riferendosi alla decisione presa il 30 giugno nel Protocollo di aggiornamento delle misure anti-Covid negli ambienti di lavoro e reso noto dal ministero del Lavoro dopo il confronto con i ministeri di Salute e Sviluppo economico, Inail e parti sociali.
L’epidemia di Covid-19 in Italia è entrata in una “zona di chiaro aumento esponenziale solido e costante da quasi due settimane”, ha affermato Parisi, che sta seguendo l’andamento della pandemia fin dagli inizi. “Ci troviamo in una situazione seria, nella quale i casi raddoppiano in poco più di dieci giorni e cominciano ad avere effetti anche sui ricoveri, che fra 10 giorni potranno superare i 10.000 nei reparti ordinari, mentre gli ingressi nelle terapie intensive sono raddoppiati rispetto a un mese fa”.
Covid in Sicilia, “assurdo eliminare le restrizioni: tornare indietro”
“I ricoveri in ospedale stanno risalendo, non è ancora allarme ma ci siamo quasi. L’errore più grande è stato eliminare l’obbligo di mascherina in bar, ristoranti, negozi, supermercati, teatri, stadi. Andava mantenuto ovunque ci fosse un super afflusso e una conseguente perdita del distanziamento. La semplice raccomandazione a utilizzare i dispositivi di protezione, come dimostrano i dati sul contagio, non serve a niente”, dice Massimo Farinella, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Cervello.
“Altra cosa sbagliata, credere che il virus in estate si attenui. Mai avute evidenze del genere – dice – È sempre passata questa teoria poiché in estate le persone si comportavano in maniera diversa, si iniziava a stare di più all’aperto e non chiusi dentro a un locale ma la mascherina negli anni passati c’era. Adesso no e questi sono i risultati. Bisogna avere il coraggio politico di passare dalla raccomandazione all’obbligo. Se non lo fa il governo nazionale, la Regione si assuma la responsabilità di farlo in Sicilia”.