Covid, effetti killer del grasso sui polmoni: la scoperta italiana

Covid, effetti killer del grasso sui polmoni: la scoperta italiana
TERAPIA INTENSIVA AL COVID- HOSPITAL ALLA FIERA DEL LEVANTE

Uno studio ha svelato la ‘relazione pericolosa’ fra grasso e Covid e acceso un faro su un meccanismo che potrebbe essere alla base delle complicanze polmonari che si scatenano in alcuni pazienti

A supporto di questa ipotesi c’era anche un altro ‘indizio’, continua Cinti. “Nei vasi venosi del grasso addominale abbiamo visto delle strutture ricche di grasso, a significare che effettivamente del materiale di questo tipo va nei vasi sanguigni” e, attraverso la circolazione generale, può finire nei polmoni. “Ecco dunque l’ipotesi dell’embolia polmonare“, osserva. Gli scienziati si sono quindi messi a studiare i reperti autoptici di 19 pazienti morti per Covid e di altri 23 comparabili per età, indice di massa corporea, eccetera, ma deceduti per altre cause. “Abbiamo cominciato a studiare le biopsie del grasso viscerale, del fegato e del polmone – riferisce – e abbiamo visto che questo grasso aveva un’infiammazione pari al doppio di quella attesa comparandola con il gruppo di controllo”.

“Abbiamo visto anche – continua l’esperto – che c’era una grande abbondanza di vacuoli lipidici liberi nell’interstizio di questo tessuto, li abbiamo trovati anche nelle cellule endoteliali, fino all’interno del lume dei vasi sanguigni. Tutto ciò fa pensare che questo grasso derivato dalle cellule morte invade i vasi sanguigni. E l’abbiamo anche quantificato: circa il 10% dei vasi sanguigni di tutti i pazienti Covid studiati era occupato da questi aspetti embolici. Per essere sicuri che fosse proprio materiale embolico abbiamo studiato anche il fegato, visto che il sangue refluo dal grasso addominale passa attraverso quest’organo. Risultato: anche i vasi sanguigni del fegato erano occupati dal materiale grasso in questione, che può anche essere responsabile della steatosi epatica di cui soffrono i pazienti Covid”.

Oltrepassato il filtro del fegato, prosegue Cinti, “il sangue va a finire nei polmoni e nel 100% dei pazienti Covid abbiamo trovato in effetti materiale grasso nei vasi sanguigni, sugli alveoli polmonari e nell’interstizio. Ma c’è stata anche un’altra sorpresa: abbiamo usato una colorazione specifica istochimica per identificare i vacuoli lipidici e abbiamo visto colorarsi di rosso, a dimostrazione della loro origine lipidica, anche delle strutture membranose (membrane ialine) nel polmone. Strutture che si dispongono sulla superficie degli alveoli e fanno da barriera con il sangue impedendone l’ossigenazione. Non a caso una delle problematiche serie in alcuni soggetti è proprio il distress polmonare, l’incapacità di avere un normale scambio respiratorio”. AGGREDIRE L’INFIAMMAZIONE DEL GRASSO VISCERALE (CONTINUA QUI LA LETTURA)

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