Covid, preoccupa la variante Gryphon in Italia: cosa sappiamo - QdS

Covid, preoccupa la variante Gryphon in Italia: cosa sappiamo

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Covid, preoccupa la variante Gryphon in Italia: cosa sappiamo

Redazione  |
giovedì 29 Dicembre 2022

Questa sottovariante si è diffusa in Cina ma il Governo di Pechino non fornisce dati precisi alla comunità scientifica internazionale

Il boom di casi di Covid-19 in Cina spaventa anche l’Italia. In queste ore, è alta la preoccupazione dopo i casi di contagi rilevati negli aeroporti di Roma e Milano, dove un passeggero su due è risultato positivo al virus, da alcuni voli diretti dalla Cina.

Al momento l’attenzione si concentra sulla sottovariante XBB.1.5 del virus SarsCoV2, nota anche come “Gryphon”: potrebbe essere questo recente membro dell’ormai numerosissima famiglia Omicron una delle principali cause dell’impennata dell’epidemia di Covid-19 in Cina. Insieme all’allentamento delle restrizioni, la sottovariante in circolazione dal ottobre giocherebbe un ruolo importante nello spingere sempre più in alto contagi e ricoveri.

Al momento non ci sono certezze, anche perché i dati scientifici forniti dalla Cina sono pochi, come lo sono le sequenze genetiche del virus depositate nella banca internazionale Gisaid. Che a far impennare l’epidemia sia il virus che muta è perciò ancora un’ipotesi, ma gli esperti la stanno considerando molto seriamente.

Boom di contagi covid in Cina: i sospetti sulla sottovariante XBB

Al momento l’attenzione si concentra sulla XBB.1.5, che in Cina sta circolando da ottobre e che è il risultato della ricombinazione di altre due sottovarianti di Omicron: BA.2.1 e BA.2.1. «Sta circolando un vero e proprio sciame di varianti, ma la XBB sta rapidamente sostituendo sottovarianti comuni, come BQ.1 e BQ.1.1», dice ancora l’esperto.

Sottovariante Gryphon diffusa in altri nove Paesi

La stessa sottovariante si è diffusa in tempi rapidi in almeno altri nove Paesi, sei dei quali europei. Oltre che in Italia, dove al 27 dicembre costituiva l’1,82% del virus SarsCoV2 in circolazione, la XBB è stata rilevata in Francia (1,22%), Belgio (4,56%), Germania (2,05%), Spagna (2,61%) e Regno Unito (5,44%) come indica il sito Our World in Data, citando i dati relativi alle sequenze genetiche del virus depositate nella banca dati internazionale Gisaid. La XBB è presente anche in Australia (3,33%), Canada (1,93%) e Stati Uniti (13,42%). Qui, in particolare, sembra collegata al recente aumento del 140% dei ricoveri a New York avvenuto nell’ultimo mese.

Gryophon e le altre varianti in circolazione: la mappa

Dall’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Oms risulta una mappa delle varianti Covid in parte mutata. Ad uscirne favorita è Centaurus, che è tornata a crescere. Entrando nel merito, anche se BA.5 con i suoi derivati è tuttora dominante a livello globale rappresenta il 68,4% delle sequenze virali inviate alla banca dati Gisaid (nella settimana compresa tra il 28 novembre e il 4 dicembre), la prevalenza di questi lignaggi sta diminuendo. A tenere alta Omicron 5 è Cerberus, BQ.1 e derivati, salita al 42,5%.

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