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Covid, in pandemia troppe ore davanti schermi: boom disturbi sonno in ragazzi

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Covid, in pandemia troppe ore davanti schermi: boom disturbi sonno in ragazzi

Redazione  |
domenica 28 Maggio 2023

Studio condotto dal Bambino Gesù con Sapienza e Tor Vergata su più di 1.000 tra bambini e adolescenti

L’emergenza Covid, i lockdown e la Dad al posto delle lezioni in classe hanno “drasticamente aumentato l’esposizione ai dispositivi elettronici nei minori, comportando un forte incremento dei disturbi del sonno”. È quanto ha rilevato uno studio condotto su più di 1.000 tra bambini e adolescenti e coordinato dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù insieme all’Università Sapienza e a quella di Tor Vergata di Roma. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ‘Sleep Medicine’.

Lo studio ha rilevato “che rispetto al periodo pre-pandemia l’aumento del tempo trascorso davanti a uno schermo ha riguardato complessivamente il 68,7% dei bambini e dei ragazzi. Nello specifico – riporta la ricerca – il tempo di esposizione è più che triplicato per motivi scolastici (da poco meno di un’ora al giorno a tre ore e mezza) e ha riguardato il 72% di bambini e ragazzi. Mentre per uso ricreativo l’uso è quasi raddoppiato (da un’ora e tre quarti a tre ore) e ha riguardato il 49,7% dei soggetti”.

“Considerando solo le ore serali (dopo le 18) l’aumento del tempo di esposizione ai dispositivi è stato osservato nel 30% del campione (325 bambini). Si è passati da appena il 13,7% di bambini e ragazzi che trascorrevano più di due ore davanti agli schermi prima del Covid al 29,1% (più del doppio). Un dato particolarmente significativo – evidenzia il lavoro – visto che i fattori maggiormente associati al rischio di insorgenza di disturbo del sonno sono proprio quelli relativi al tempo passato davanti a uno schermo nelle ore serali”.

Lo studio è stato realizzato somministrando tra aprile e giugno 2021 1.209 questionari a genitori di bambini e adolescenti di età compresa tra i 2 e i 18 anni. Di questi, 1.084 sono stati poi effettivamente utilizzati, dopo aver scartato quelli compilati in maniera parziale. Il questionario era suddiviso in più parti: quella anagrafica, quella sullo stato di salute, quella sull’uso dei dispositivi elettronici prima e durante la pandemia, quella specifica per valutare i disturbi del sonno (‘Sleep Disturbance Scale for Children’). La coorte è stata costruita includendo una vasta fascia di popolazione di bambini e ragazzi sani, di età compresa tra i 2 e i 18 anni ed era composta da 569 maschi e 515 femmine. Dei 1.084 tra bambini e ragazzi, il 6,3% frequentava il nido, il 23,5% la scuola d’infanzia, il 39,7% quella primaria, il 15,9% quella secondaria, il 12,9% le scuole superiori e l’1,7% non era ancora scolarizzato.

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