Covid in Sicilia, ricoveri area medica restano oltre soglia di allerta, i dati - QdS

Covid in Sicilia, ricoveri area medica restano oltre soglia di allerta, i dati

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Covid in Sicilia, ricoveri area medica restano oltre soglia di allerta, i dati

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mercoledì 02 Marzo 2022

In Sicilia il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di area medica resta sopra la soglia di allerta.

In Italia scende al 16% (-1% in 24 ore) la percentuale di posti letto in area non critica occupati da pazienti Covid, valore che esattamente un anno fa toccava il 30%. L’occupazione delle intensive è invece ferma al 7%, a fronte del 25% che si registrava lo scorso anno.

Lo indicano i dati del monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 1/o marzo, confrontati con quelli del giorno prima e, grazie alla nuova funzione disponibile sul portale, con quelli del 1/o marzo 2021.

I dati sulle terapie intensive in Italia, in Sicilia occupazione stabile

Nel dettaglio, attualmente, la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid cresce a livello giornaliero in Abruzzo (all’9%), Basilicata (4%) e Puglia (7%) e, mentre cala in 6 regioni e province autonome: Calabria (all’8%), Emilia Romagna (7%), Lazio (12%), Marche (9%), Pa Bolzano (1%), Pa Trento (4%).

Il tasso di occupazione delle intensive è, invece, stabile in: Campania (6%), Friuli Venezia Giulia (9%), Liguria (8%), Lombardia (5%), Molise (5%), Piemonte (6%), Sardegna (13%), Sicilia (8%), Toscana (9%), Umbria (7%), Valle d’Aosta (9%) e Veneto (5%). A superare la soglia di allerta di occupazione delle intensive, stabilita pari 10%, sono solo da Sardegna e Lazio.

Crescono in Sicilia i ricoveri in area medica, superata soglia di allerta

Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (o ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19, a livello giornaliero, la percentuale cresce solo in Campania (17%) e Molise (15%), mentre scende in 13 regioni: Abruzzo (al 26%), Basilicata (25%), Calabria (al 25%), Emilia Romagna (15%), Friuli Venezia Giulia (16%), Lazio (21%), Marche (19%), Pa Trento (9%), Sardegna (19%), Sicilia (27%), Umbria (23%), Valle d’Aosta (12%) e Veneto (9%).

Il tasso è stabile, infine, in Liguria (20%), Lombardia (10%), Pa di Bolzano (14%), Piemonte (14%), Puglia (20%), Toscana (16%). A superare la soglia di allerta, che, per l’occupazione dei reparti di area medica è stabilita pari al 15%, sono 13 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria.

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