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Covid, in Italia arrivata la variante Nimbus: “Donna morta nonostante sei dosi di vaccino”

Covid, in Italia arrivata la variante Nimbus: “Donna morta nonostante sei dosi di vaccino”
covid sottovariante kp.3 virus batteri Imago

La nuova variante Covid Nimbus (NB.1.8.1) è arrivata in Italia: il primo caso è stato registrato a Genova, all’ospedale policlinico San Martino

La nuova variante Covid Nimbus (NB.1.8.1) è arrivata in Italia: il primo caso è stato registrato a Genova, all’ospedale policlinico San Martino, in un paziente fragile 69enne con una malattia oncoematologica. Ma questa novità, assicurano gli esperti, non deve far preoccupare: era ampiamente atteso.

L’allarme di Bassetti: “Forma di polmonite devastante”

All’ospedale policlinico San Martino di Genova “purtroppo abbiamo avuto un caso di LP.8.1 – una variante di Sars-CoV-2 molto diffusa – che ha portato a un decesso una decina di giorni fa. Lo segnala all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino. L’infezione ha colpito «una paziente giovane, di 66 anni, canadese, che purtroppo è deceduta per le complicanze di una forma di Covid molto aggressiva che non vedevamo da oltre 2 anno. Un paziente apparentemente immunocompetente, senza particolari problemi di salute, che è arrivato con una forma devastante di polmonite da Covid ed è deceduto dopo un paio di settimane di terapia intensiva”.

Vaccinata con 6 dosi

Il caso di LP.8.1, precisa Bassetti, ha riguardato «un soggetto che aveva fatto 6 dosi di vaccino e quindi sembra essere una variante molto elusiva dell’immunità. Credo che sia il caso di pensare a dei vaccini aggiornati anche su queste nuove varianti che sembrano eludere l’immunità sia da vaccino sia naturale», conclude l’infettivologo. LP.8.1 è proprio la variante a cui si raccomanda di mirare i vaccini per le prossime campagna vaccinali, per esempio in Europa.

“Troppe fake news”

Pregliasco punta il dito contro le fake news che sui vaccini anti-Covid (e non solo) non si sono mai fermate. “Non a caso negli Usa” il responsabile della Sanità Robert F. “Kennedy Jr. – ricorda il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’università Statale di Milano – ha detto anche recentemente delle sciocchezze, togliendo i finanziamenti al vaccino combinato Covid-influenza di Moderna, sostenendo che gli studi non avevano prodotto dati di riduzione della malattia clinica, ma solo dati di risposta immunologica”. In questo modo, alimentando la sfiducia nei vaccini e la fuga dalle campagne vaccinali, “si creano davvero sacche di persone suscettibili” all’infezione da Sars-CoV-2 e alle sue complicanze. “Perché anche chi si infetta e guarisce – ribadisce l’esperto – nell’arco di 4-5-6 mesi perde la protezione”.

La variante

Il primo caso italiano di variante Covid Nimbus “è una notizia attesa” e “il fatto che l’infezione sia stata rilevata a livello ambulatoriale” fa pensare che «non ha un decorso grave. L’unica preoccupazione, per la quale dobbiamo prestare attenzione, è che questa variante si affaccia nel nostro Paese proprio nel periodo in cui, negli anni precedenti, l’incidenza» dei contagi Sars-CoV-2 “aumenta. Dovremo quindi vedere cosa ci aspetta nelle prossime settimane”. Così all’Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell’Unità di Virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa.

“Visto l’andamento epidemiologico negli altri Paesi», la notizia del primo caso di Nimbus nella Penisola appare anzi «tardiva – osserva il virologo – complice anche il fatto che l’incidenza dell’infezione è bassa e che il sequenziamento delle varianti avviene ora periodicamente e non è continuo come nei primi mesi della pandemia”.