I dati migliorano, Sicilia zona bianca dal 14 giugno - QdS

I dati migliorano, Sicilia zona bianca dal 14 giugno

Luigi Ansaloni

I dati migliorano, Sicilia zona bianca dal 14 giugno

giovedì 20 Maggio 2021

Il prossimo obiettivo per la Sicilia è un'estate in zona bianca. Che vuole dire, sostanzialmente, liberi tutti e un estate davvero serena

Riconquistata (a fatica e con molto ritardo) la zona gialla da lunedì, il prossimo obiettivo per la Sicilia è un’estate in zona bianca. Che vuole dire, sostanzialmente, liberi tutti (con la mascherina, ovvio).

E’ possibile? I dati ancora dicono di no e bisognerà aspettare di sicuro ancora qualche settimana. Quando? Il 14 giugno, più o meno: per quella data sarebbe possibile per la Regione potrebbe ottenere quel traguardo.

COS’E’ LA ZONA BIANCA

In questa fascia sono collocate quelle regioni con uno scenario di tipo 1, che prevede una incidenza di contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, per tre settimane consecutive.

Una volta raggiunto questo obiettivo, nei territori in questione sarà possibile circolare liberamente senza coprifuoco, potranno riaprire palestre e piscine ma anche teatri, cinema, sale da concerto. Bar e ristoranti, inoltre, avranno l’opportunità di accogliere i clienti anche alla sera. L’unica precauzione in vigore sarebbe quella legata all’uso della mascherina e al divieto di assembramento.

LA SITUAZIONE

Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna sono le regioni più vicine a diventare zona bianca.

E’ quanto emerge dall’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

L’incidenza in Molise è tale che la regione potrebbe passare per prima nella zona bianca, perchè fra tre giorni si completano le tre settimane previste, ma la decisione potrebbe quindi arrivare venerdì 28 maggio ed essere operativa il primo giugno.

Lo stesso vale per Friuli Venezia Giulia e Sardegna. A seguire potrebbe essere la volta di Abruzzo, Liguria e Veneto, che la scorsa settimana avevano un’incidenza di poche unità inferiore alla soglia e potrebbero diventare bianche il 7 giugno.

A seguire Umbria (60), provincia autonoma di Trento (65), Lombardia (70), Lazio (75), Emilia-Romagna (80), Sicilia, Piemonte, Calabria e Marche (tutte con 85).

“Se queste regioni saranno in grado di mantenere o migliorare il trend delle ultime settimane – afferma Sebastiani – potranno lasciare la zona gialla sempre il 7 giugno oppure il 14 giugno”.

Dovrà attendere, almeno, il 14 giugno anche la Puglia, dove l’incidenza è di 90 casi su 100.000 abitanti, con Toscana (95), Campania (125) e Valle d’Aosta (130), che potrebbero diventare zona bianca solo fra il 14 e il 21 giugno.

Indietro anche la provincia autonoma di Bolzano, dove la curva epidemica è piatta e non tende a piegarsi, e infine la Basilicata, che rischia di attendere fino al 21, se non al 28 giugno.

I DATI MIGLIORANO

L’analisi della Fondazione Gimbe indica nella settimana 12-18 maggio il target di 334 positivi al Covid ogni 100 mila abitanti con una riduzione del 36,2 per cento di nuovi casi.

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti affetti dal virus. In totale la percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 13,6% a cui aggiungere un ulteriore 14,8% con solo la prima. L’isola purtroppo si conferma ultima in Italia per percentuale di vaccinati e quella degli over 80 che ha completato il ciclo è pari al 61,9% (più 14,4% con la sola prima dose); nella fascia 70-79 anni la doppia dose è stata somministrata al 26,3% della popolazione mentre tra 60-69 anni è al 18,9%.

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