Covid, sindaci e vaccini, è ancora polemica con la Regione - QdS

Covid, sindaci e vaccini, è ancora polemica con la Regione

Covid, sindaci e vaccini, è ancora polemica con la Regione

venerdì 26 Marzo 2021

In isolamento la Giunta di San Mauro Castelverde, Minutilla, "Come dovrei governare?". Oggi il primo cittadino di Corleone, Nicolosi decide sulle dimissioni dopo le polemiche sulla sua vaccinazione

“Sono vittima due volte della scelta scellerata di non vaccinare i sindaci. Ho riunito la giunta, un assessore è risultato positivo e adesso io e gli altri componenti dell’esecutivo siamo in isolamento domiciliare e il mio Comune in zona rossa è senza vertice operativo”.

Lo ha dichiarato Giuseppe Minutilla, sindaco di San Mauro Castelverde, nel Palermitano.

“E’ incredibile – aggiunge il sindaco -: i dipendenti del Coc che si occupano dell’emergenza sono stati vaccinati. Io che sono a capo e ho gestito la fase delicatissima della zona rossa sono a casa. Una scelta scellerata che creerà sicuramente grossi problemi”.

Nel Comune, dove oggi scade la zona rossa, ci sono ancora 46 positiv e per questo è possibile che il provvedimento di lockdown sia riconfermato.

“I nostri amministratori regionali e nazionali – ha sottolineato Minutilla – mi devono dire chi gestirà questa delicata fase. Io sono vittima di questo sistema che mi priva di potere continuare ad amministrare il mio Comune. Si deve cambiare per non lasciare scoperte le amministrazioni in questo periodo delicatissimo”.

Nicolosi oggi decide sulle dimissioni

E oggi il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi, che aveva presentato le dimissioni dopo esser stato coinvolto nella vicenda del vaccino a cui si è sottoposto a gennaio, insieme ad alcuni membri della sua giunta, deciderà se accettare o meno l’invito a ritirarle presentato sia dal Consiglio comunale della città, sia dai primi cittadini di diversi Comuni del territorio: Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Prizzi e Roccamena.

“Un eventuale commissariamento del Comune di Corleone – sottolineano i sindaci – potrebbe comportare, in questo periodo storico, una interruzione o un rallentamento dei progetti già avviati e che riguardano l’intero nostro territorio. Rispetto a tali progetti, che necessitano della collaborazione di tutti i Comuni, quello di Corleone costituisce l’ente capofila”.

I sindaci hanno fatto un esplicito riferimento al lavoro fatto finora sulla viabilità provinciale che ha visto la sinergia del Comuni del comprensorio con la Città Metropolitana di Palermo, e al recente accordo siglato a Ficuzza sulle Aree Interne.

Vaccini in parrocchie e lidi

E mentre, secondo il bollettino di ieri, è tornata a salire la curva dei contagi in Sicilia, la Regione prova ad accelerare la campagna vaccinale cercando di coinvolgere parrocchie – cinquecento hanno già dato la propria disponibilità – e, non appena saranno aperti, anche i lidi balneari.

La somministrazione delle dosi comincerà per il Sabato Santo, il tre aprile, con il governatore Nello Musumeci che lo ha definito “Un atto di fede e di speranza”.

A Palermo sette operai positivi su nave

Intanto il problema continua a essere quello dei focolai. A Palermo sette operai della nave Star Breezer, nei cantieri navali, sono risultati positivi. Si tratta di cinque cittadini filippini e due indonesiani prelevati con le ambulanze allestite per il biocontenimento e portati nel Covid-hotel San Paolo Palace. Altri 25 sono stati messi in quarantena mentre per tutti gli altri si attendono i risultati degli accertamenti.

I positivi sono 7 sui 188 impegnati nei lavori di manutenzione della nave battente bandiera delle Bahamas, a lungo ferma ai Cantieri navali per lavori.

“Abbiamo adottato le rigide procedure previste dall’Asp – dicono dalla Fincantieri – La situazione è sotto controllo. In questi mesi, grazie al rispetto delle rigide norme previste sui luoghi di lavoro, abbiamo contenuto i contagi”.

Gli ultimi sette casi si aggiungono ai venticinque registrati da inizio marzo: cinque tra la stessa Fincantieri e venti nelle aziende dell’indotto.

Ortopedia Cefalù riapre lunedì

E la ripresa dell’attività dell’unità operativa di ortopedia dell’ospedale Giglio di Cefalù è stata posticipata a lunedì dopo un focolaio con pazienti positivi al Covid-19.

I pazienti contagiati, in totale sedici, sono stati trasferiti, negli scorsi giorni, negli ospedali dedicati al virus e il reparto è stato sanificato.

“Come da procedura – si legge in una nota della Fondazione Giglio – si stanno eseguendo i tamponi molecolari a intervalli di 48 ore e verifica a 72 ore, per tutto il personale sanitario, amministrativo e dei servizi al fine riaprire in sicurezza l’ortopedia e riportare la struttura in uno stato di ‘Covid free'”.

“Tre sanitari – aggiunge la Fondazione – sono stati trovati positivi al virus ma, grazie al vaccino, non hanno sviluppato la malattia. E’ questa la dimostrazione della validità del vaccino e di quanto sia indispensabile che l’intera popolazione si vaccini in tempi brevi”.

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