E’ necessaria “prudenza
prima di dare una valutazione” sulla variante Omicron, ma “dal punto
di vista dell’aggressività sembrerebbe aver fatto un passo indietro rispetto
alla Delta”.
Lo dimostrano, non solo i casi
meno gravi rilevati in Africa, dove potrebbe aver influito un’età media molto
giovane, ma anche i casi di “chi si è infettato dopo aver viaggiato in Sud
Africa, che ha avuto ed ha trasmesso una malattia con sintomatologia molto più
lieve rispetto al passato”. Così, in merito alla variante Omicron del
Sars-Cov-2, si esprime Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di
virologia, che, intervenendo a Cusano Italia TV ha detto: “Questo lascia
ben sperare”.
“Se quello che sta emergendo
dal Sud Africa sarà confermato – spiega – la Omicron sembra essere una variante
che mostra sintomi molto miti. Se ciò fosse confermato, vorrebbe dire che
qualcosa si sta muovendo in termini evoluzionistici verso una migliore
convivenza del virus con il nostro organismo. Però ovviamente è ancora troppo
presto per dire che ci sono prove concrete valide, al momento è una
speranza”.
Al momento, prosegue l’esperto,
“stiamo osservando i casi in Africa dove la popolazione è molto giovane e
ovviamente in questa fascia di età sappiamo che i sintomi sono più lievi
rispetto a persone più anziane o fragili. Fin quando non avremo una valutazione
su una popolazione più ampia dobbiamo essere prudenti nella valutazione”.
(ANSA).