Siccità, pubblicato l'avviso per gli aiuti alle aziende agricole

Crisi idrica, dalle condizioni alle domande da presentare: come funzionano gli aiuti alle aziende siciliane

Crisi idrica, dalle condizioni alle domande da presentare: come funzionano gli aiuti alle aziende siciliane

Simone Olivelli  |
venerdì 30 Agosto 2024

La Regione ha pubblicato l'avviso contenente i dettagli per chiedere le risorse

Quasi due mesi dopo l’approvazione da parte dell’Ars della norma per aiutare concretamente le aziende agro-zootecniche provate dalla crisi idrica, la Regione ha pubblicato l’avviso contenente i dettagli per chiedere le risorse. Una misura che arriva nell’anno in cui la Sicilia è ufficialmente in stato di emergenza per la carenza di acqua e che era attesa da quanti giorno dopo giorni fanno i conti con una situazione che, nonostante le piogge degli ultimi giorni, a macchie di leopardo e intensità variabili, è lontana dal rientrare. A firmare il decreto è stato il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Dario Caltabellotta, nelle vesti di commissario delegato. Sono 15 i milioni di euro a disposizione. Gli interessati avranno un mese di tempo per presentare la domanda di sussidio.

Il cambiamento climatico

“I decreti di concessione dovranno essere emessi entro l’anno finanziario 2024”. A chiarirlo è la Regione Siciliana, a riprova di come la realizzazione degli interventi in conto capitale debbano essere legati a doppio filo con la drammatica attualità che interessa l’isola nelle sue nove province. “Il cambiamento climatico, oltre ad un generalizzato aumento delle temperature con valori eccezionali persistenti, in Sicilia lancia una nuova sfida e consegna un quadro di variazione del ciclo idrologico – si legge nell’introduzione dell’avviso pubblicato ieri –. A causa del riscaldamento globale si sta assistendo ad un’alterazione del ciclo dell’acqua. L’incremento delle temperature globali comporta maggiori tassi evaporativi e, contemporaneamente, una maggiore capacità dell’aria di trattenere vapore acqueo”.

Le condizioni

Come detto, i beneficiari delle risorse potranno essere agricoltori singoli o associati, ma comunque regolarmente iscritti alla camera di commercio (tranne alcuni casi di esonero), e i Comuni, anche in questo caso con la possibilità di presentare domande singole o di gruppo. Nel caso siano gli enti locali a inoltrare l’istanza, che dovrà essere firmata dal sindaco, bisognerà allegare l’elenco di tutti gli agricoltori che usufruiranno dell’aiuto. Richiesta anche la presentazione di perizie tecnico-agronomiche asseverate. 
Il fondo di 15 milioni verrà gestito destinando l’80 per cento agli agricoltori e il restante 20 ai Comuni. “Sono ammesse al finanziamento le iniziative progettuali riguardanti interventi a favore delle aziende agricole ubicate nell’intero territorio della Sicilia”, viene specificato, onde evitare fraintendimenti.

I termini per la presentazione scadranno il 30 settembre, giorno dopo il quale la Regione procederà a stilare la graduatoria provvisoria, contro cui si potrà proporre istanza di riesame entro dieci giorni dalla pubblicazione.

Cosa potrà essere finanziato

Per sperare di ricevere il sostegno sarà necessario che gli interventi inseriti nella domanda di partecipazione, che dovrà essere redatta utilizzando il modello caricato sul sito della Regione, siano stati eseguiti in data successiva al 6 maggio, ovvero il giorno in cui il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza.

“Con il presente avviso – si legge nel documento – potranno essere finanziati i seguenti interventi: captazione, nuova realizzazione, manutenzione e miglioramento di sistemi di raccolta e stoccaggio (vasche, serbatoi, laghetti ecc.) delle acque da destinare ad uso agricolo e zootecnico; nuovi pozzi o miglioramento di pozzi esistenti; recupero e trattamento delle acque reflue; impianti di mini-desalinizzazione; motopompe, elettropompe e altre attrezzature necessarie”. La richiesta potrà essere presentata anche in caso di interventi che puntino ad assicurare la piena funzionalità di impianti già esistenti.

La misura dell’aiuto

L’avviso prevede che nel caso di investimenti realizzati dagli agricoltori il contributo possa finanziare fino all’80 per cento del costo delle opere, mentre nel caso di domande presentate da enti locali sarà possibile ottenere il cento per cento del finanziamento. In entrambi i casi sono previste cifre oltre le quali non è possibile andare: l’importo massimo concedibile è pari a 25mila euro per impresa agricola beneficiaria; somma che sale a 30mila euro in caso di due imprese agricole beneficiarie associate. L’aggregazione di più imprese è consentita fino a un importo massimo di 60mila euro per contributo.
“I beneficiari – viene spiegato – possono richiedere il versamento di un anticipo, non superiore al 50 per cento del contributo pubblico spettante per l’investimento con la presentazione di una fideiussione bancaria o di una polizza assicurativa o di una garanzia equivalente, di importo pari al cento per cento dell’anticipo concesso”.

Le altre risorse

Ai 15 milioni che verranno gestiti con l’avviso pubblicato ieri se ne aggiungeranno altri 15 stanziati dal ministero dell’Agricoltura e dieci che invece sono stati previsti nell’ultima manovra finanziaria che l’Assemblea regionale siciliana ha votato a fine luglio.

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