Embargo petrolio, a Priolo i timori dei lavoratori della raffineria Lukoil - QdS

Embargo petrolio, a Priolo i timori dei lavoratori della raffineria Lukoil

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Embargo petrolio, a Priolo i timori dei lavoratori della raffineria Lukoil

Marco Gullà  |
sabato 04 Giugno 2022

Dopo l'annuncio dell'embargo al petrolio russo è scattato l'allarme rosso nel petrolchimico siracusano. La preoccupazione dei lavoratori, l'ira dei sindacati pronti alla mobilitazione

C’è tanta preoccupazione, si percepisce ascoltando i lavoratori, guardando i loro volti mentre lasciano la fabbrica dopo la fine del turno lavorativo. Potrebbe arrivare una svolta alla crisi che sta attraversando la raffineria di Priolo, aggravata dall’embargo deciso dall’Ue per il petrolio russo via mare, l’unico greggio che arriva allo stabilimento della Lukoil, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro, tra occupazione diretta e indotta.

L’inasprimento delle sanzioni alla Russia e in particolare al petrolio russo rischia infatti l’immediata chiusura della raffineria Isab che si trova a Priolo nell’area industriale di Siracusa. E quindi al collasso dell’intera zona industriale, uno dei più importanti poli energetici d’Europa.

La voce dei lavoratori: “Preoccupati si, vorremmo anche risposte dal Governo”

“Ovvio che siamo preoccupati – dicono i lavoratori dello stabilimento – c’è comunque la speranza che tutto possa risolversi. Siamo aggrappati al petrolio russo? Sì, certamente, ma vorremmo anche delle risposte concrete dal governo italiano e dall’UE”.

Fino a qualche mese fa Isab acquistava dalla Russia in media il 40% di petrolio, ora invece la totalità del greggio lavorato arriva dalla Russia.

Cgil Siracusa

“Senza questo petrolio lo stabilimento rischia seriamente di chiudere – dichiara Carmelo Rapisarda della Cgil di Siracusa – ovvio che se non dovessero esserci alternative tutto sarebbe compromesso, si va verso un dramma sociale che rischia di mettere in ginocchio un intero territorio”.

Intanto dal Mise non arrivano segnali sulla situazione dello stabilimento e dei tanti lavoratori.

Ugl chimici pronta alla mobilitazione

L’UGL Chimici è pronta a mobilitare i lavoratori e manifestare. Per il sindacato non c’è tempo da perdere: l’annuncio dell’embargo al petrolio russo ha fatto scattare l’allarme rosso.

“Va trovata una soluzione – spiega il Segretario Nazionale dell’UGL Chimici Luigi Ulgiati ed il Segretario per l’Energia Michele Polizzi attraverso l’apertura di un tavolo attorno al quale discutere tutti assieme per una via di uscita dalla crisi che, di fatto, potrebbe mettere in ginocchio un polo fondamentale non solo per Siracusa e la Sicilia ma per l’intera nazione”.

Pronta dunque la protesta del sindacato che vuole tenere i riflettori accesi sulla vicenda e pungolare la politica e le istituzioni affinché nessuno si fermi ad aspettare il tempo che passa.

“Occorre mettere la Lukoil in condizioni di operare – sottolineano Ulgiati e Polizzi – inserendo la raffineria di Priolo tra le deroghe previste nel nuovo pacchetto di sanzioni sul petrolio russo. È necessario velocizzare la costituzione dell’Area di Crisi Complessa e dare seguito a tutte quelle iniziative che le aziende presenti sul territorio si sono già dette disponibili a mettere in campo in termini di investimenti per riconvertirsi verso un’economia green e più sostenibile. Il modo più veloce per agire è quello di trovarsi tutti attorno ad un tavolo e trovare una soluzione in grado di salvare migliaia di posti di lavoro ed un pezzo importante dell’economia del nostro paese”.

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