Cultura, il premio Acamante e Fillide per rilanciare la centralità agrigentina - QdS

Cultura, il premio Acamante e Fillide per rilanciare la centralità agrigentina

Pietro Vultaggio

Cultura, il premio Acamante e Fillide per rilanciare la centralità agrigentina

giovedì 24 Ottobre 2019

Un tassello fondamentale all’interno del quadro delle attività dell’Accademia di Belle Arti. Il riconoscimento ha attirato anche quest’anno l’attenzione del mondo intellettuale

AGRIGENTO – Il premio ispirato al mito del mandorlo in fiore dal nome “Acamante e Fillide” ha anche questa volta attirato l’attenzione del mondo della cultura locale e siciliano.

L’evento è l’ennesimo tassello nel quadro delle attività che caratterizzano l’Accademia di Belle Arti di Agrigento. “Una scelta non casuale – ha spiegato Giuseppe Zambito, direttore artistico del Premio – che rappresenta la volontà di affermare, ancora una volta, che la città non è periferia. Per la sua storia, la sua tradizione, la sua ricchezza archeologica e artistica, merita la giusta considerazione come luogo di produzione culturale. Il premio ha l’obiettivo di promuovere, in ogni edizione, una porzione del patrimonio storico-culturale del nostro territorio, da scoprire e valorizzare”.

Sette le personalità premiate per l’edizione 2019: Pier Domenico Magri (fondatore della corrente artistica del Neo-spazialismo cosmico, più volte ospite alla Biennale di Venezia); Giuseppe Parello (sotto la sua guida il Parco Valle dei Templi è divenuto un’eccellenza turistica con un significativo aumento di visitatori); Giovanni Alongi (per i suoi meriti nel trattamento delle patologie venose con tecniche innovative); Dradi Dimitar (per la sua idea innovativa nel proporre una moda capace di superare il disagio e ogni forma di pregiudizio, per scoprire la ricchezza interiore); Giuseppina Paterniti Martello (corrispondente Rai da Bruxelles, ha raccontato con grande equilibrio e professionalità le attività delle istituzioni europee, come la Commissione Europea, Consiglio Europeo e Parlamento Europeo); Andrea Bonsignori (per la sua missione da sacerdote, dirigendo la scuola del Cottolengo di Torino, espressione della più vasta opera della Piccola Casa della Divina Provvidenza); Simonetta Agnello Hornby (per i suoi meriti nell’ambito della scrittura. Il suo primo romanzo è stato pubblicato nel 2002 ed è stato tradotto in tutto il mondo).

Il nome del premio deriva da una leggenda che vede protagonista Acamante, un eroe greco, figlio di Fedra e di Teseo. In viaggio verso Troia, conobbe la principessa Fillide e si innamorarono. Il destino di Acamante era segnato dalla guerra di Troia. La fanciulla attese l’innamorato per dieci anni e, venuta a conoscenza della caduta di Troia, immaginò che fosse morto e quindi si lasciò morire dal dolore. La dea Atena, impietosita, tramutò Fillide in un mandorlo. Quando al giovane Acamante giunse questa notizia, si recò nel luogo dove sorgeva l’albero e lo abbracciò. Fillide felice fece spuntare piccoli fiori bianchi dai nudi rami. Ancora adesso, dice la leggenda, in primavera i rami di mandorlo fioriscono a testimoniare l’amore eterno fra i due giovani.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017