Da Naro, Ravanusa e Porto Empedocle un fronte comune sulla questione rifiuti - QdS

Da Naro, Ravanusa e Porto Empedocle un fronte comune sulla questione rifiuti

redazione

Da Naro, Ravanusa e Porto Empedocle un fronte comune sulla questione rifiuti

venerdì 26 Luglio 2019

Costi in aumento per i tre centri dell’agrigentino: ogni mese 12 mila, 27 mila e 39 mila euro in più. Sindaci contro la decisione della Regione, che ha spostato il conferimento da Gela a Trapani

AGRIGENTO – I Comuni di Naro, Ravanusa e Porto Empedocle contro la Regione Siciliana e in particolare il Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’assessorato all’Energia. Da Palermo, infatti, è stato determinato il dirottamento del conferimento dei rifiuti da contrada Timpazzo, in territorio di Gela (sito gestito dall’Ato Cl 2 Spa) all’impianto Tmb di Trapani sito in contrada Belvedere, gestito dalla società Trapani Servizi Spa.

Per i Comuni, questo significherà un aggravio sui costi di conferimento per ogni mese rispettivamente di 12 mila, 27 mila e 39 mila euro, oltre naturalmente alle spese di trasporto e di carburante che faranno lievitare il costo del servizio. La tariffa passa infatti dai 98 euro più Iva di contrada Timpazzo ai 220 euro più Iva richiesti dalla Trapani Servizi.

“Mentre combatto per l’affermazione della raccolta differenziata – ha commentato il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara – dicendo anche che questa buona prassi porterà a incentivi per gli utenti che differenziano e contribuirà ad abbassare la tassa sui rifiuti, ecco che tutto è reso vano da un mero decreto dirigenziale regionale. Come faremo ad abbassare la tassa rifiuti se aumenterà vertiginosamente il costo di conferimento in discarica?”.

“Mi aspettavo dalla Regione – ha aggiunto il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo – l’avvio dei cantieri per l’impianto di compostaggio nell’area industriale di Ravanusa e invece ho ricevuto in regalo per i miei concittadini un aggravio di spese del 100% sul costo di conferimento. Mi appello alla sensibilità del presidente della Regione, Nello Musumeci, e mi auguro che la deputazione agrigentina faccia sentire forte, unanimemente e al di là dei colori politici, un grido di dissenso a questa decisione che è un crimine contro i cittadini che si troveranno costretti a pagare di più per una scelta unilaterale che trova impotenti le amministrazioni locali”.

“Il raddoppio del costo dei conferimenti – ha ribadito il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina – sarà insostenibile per i cittadini già vessati e per le casse comunali già in fortissima crisi di liquidità. Invece di andare in soccorso nelle situazioni di difficoltà da parte di chi gestisce, esse vengono ulteriormente aggravate. La gestione dei rifiuti in Sicilia pare un teatrino dell’assurdo dove gli unici a rimetterci sono i cittadini dei Comuni già in forte affanno”.

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