Il 70% degli italiani frequenta i mercatini di Natale. Coldiretti: “Il 50% dei consumatori spenderà in prodotti enogastronomici”
ROMA – Sette italiani su dieci (70%) frequentano quest’anno i tradizionali mercatini di Natale, che si moltiplicano nelle piazze italiane, già a partire dal weekend dell’Immacolata, e che offrono opportunità ai consumatori di acquistare regali per se stessi e per gli altri da mettere sotto l’albero.
È quanto emerge da una analisi “Coldiretti/Ixè” per le festività di fine anno 2019 dalla quale si evidenzia che si moltiplicano le iniziative, dalla fiera degli “Oh bej oh bej”, passando da Milano al Trentino, fino a quelle a chilometro zero degli agricoltori di “Campagna Amica”.
Una opportunità che – sottolinea la Coldiretti – unisce il relax con la possibilità di fare acquisti di curiosità e novità ad originalità e unicità garantita, per sfuggire alle solite offerte standardizzate. Tra quanti frequenteranno i mercatini, secondo la “Coldiretti/Ixè”, solo il 5% infatti non farà alcun acquisto, mentre ben il 50% dei consumatori spenderà per lo più in prodotti enogastronomici che rappresentano l’acquisto più gettonato, anche se molti altri sceglieranno decori natalizi, prodotti per la casa, oggetti artigianali, capi di abbigliamento e giocattoli.
Il weekend dell’Immacolata ha rappresentato per molti italiani la prima occasione di shopping natalizio che conferma quest’anno la spinta verso spese utili che – continua la Coldiretti – premierebbero dunque l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita più attento alla riscoperta della tradizione a tavola.
La migliore garanzia sull’originalità e qualità dei prodotti alimentari in vendita nei mercatini è quella della presenza personale del produttore agricolo che, come indica la Coldiretti, può offrire informazioni diretta sul luogo di produzione e sui metodi di lavorazione utilizzati. Un fenomeno che è sostenuto in Italia dalla presenza della rete dei mercati degli agricoltori di “Campagna Amica” alla quale fanno riferimento oltre mille mercati dove è possibile acquistare, senza alcuna intermediazione, direttamente dai produttori, cibi locali a chilometro zero che – conclude la Coldiretti – non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza, garantendo quindi maggiore freschezza.