Dalla Regione 6 milioni per formare agricoltori - QdS

Dalla Regione 6 milioni per formare agricoltori

Michele Giuliano

Dalla Regione 6 milioni per formare agricoltori

giovedì 24 Ottobre 2019

Prende corpo la misura 1.1 del Psr 2014-2020, varata la graduatoria nelle varie aree di specializzazione. Svariati gli obiettivi che si pone l’avviso: dall’innovazione, alla cooperazione tra produttori, dalla ristrutturazione e ammodernamento delle aziende agricole

PALERMO – Poco più di 6 milioni e mezzo di euro per le 181 istanze ammissibili, inserite nella sottomisura 1.1 del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 della Regione Siciliana, denominata “Sostegno ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze”.

Svariati gli obiettivi che si pone l’avviso, dall’innovazione, alla cooperazione tra produttori, dalla ristrutturazione e ammodernamento delle aziende agricole all’inserimento di nuovi agricoltori qualificati per favorire il ricambio generazionale. Ancora, si vuole stimolare la prevenzione dei rischi aziendali, la salvaguardia delle biodiversità, la migliore gestione delle risorse idriche, la prevenzione dell’erosione dei suoli, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca, favorire l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Per ognuno degli obiettivi è stata stilata una diversa graduatoria, distinte per ‘Focus Area’. La misura è tesa a favorire, attraverso i suoi interventi, l’acquisizione di conoscenze e adeguati livelli di competenze tecniche, al fine di dotare o migliorare le capacità professionali e manageriali di coloro che operano o intendono avviare iniziative imprenditoriali nel campo agricolo e forestale, dell’artigianato e dell’industria alimentare, favorendo la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e l’occupazione in questi fondamentali pilastri che qualificano i prodotti agricoli e alimentari dell’Italia nel mondo.

La programmazione e la progettazione degli interventi ammessi a finanziamento riguardano corsi di formazione professionale come, ad esempio, quello da 200 ore di conduttore di azienda agricola, la cui qualifica costituisce elemento imprescindibile per richiedere ed accedere ai diversi finanziamenti previsti per l’avvio di start up agricole.

I beneficiari sono i prestatori dei servizi di formazione, pubblici o privati, operanti in ambito europeo, che presentino condizioni di professionalità e capacità tecniche necessarie a fornire il servizio di formazione richiesto in relazione alle discipline trattate, nonché un’esperienza minima nei settori dell’area professionale agro-alimentare.

Gli enti sono stati selezionati mediante invito pubblico a presentare proposte.

Prestatori dei servizi di formazione, caratteristiche fondamentali: essere un soggetto giuridico che svolge attività economica di fornitura di servizi di formazione con sede legale nell’Unione Europea, con una sede di erogazione operativa nel territorio regionale (anche per progetti e-learning); avere costituito o aggiornato il fascicolo aziendale presso un centro di assistenza agricola convenzionato con Agea, agenzia per le erogazioni in agricoltura. Il possesso di tali requisiti deve essere documentato dall’attività svolta dall’ente, almeno per l’ultimo biennio, mentre il possesso dell’accreditamento nell’ambito della formazione continua e permanente deve essere dimostrato dal soggetto prima del decreto di concessione del finanziamento.

Tra le qualifiche principali, quella di operatore in aziende agricole con indirizzo sociale, di operatore per l’esercizio e l’attività agrituristica e di accoglienza, corso di innestatore, corso di potatore, esperto di preparazione di conserve alimentari, corso per tecnico di produzioni casearie, attività formative di aggiornamento di sicurezza sul lavoro, addetto antincendio, addetto al primo soccorso.

Il sostegno finanziario è concesso per l’organizzazione e realizzazione di un workshop, di un coaching, inteso come attività formative individuali connesse all’introduzione di un’innovazione nell’azienda, di laboratori, ed infine tirocini aziendali destinati ai beneficiari di iniziative di start up per l’acquisizione di elementi applicativi di una particolare attività o di determinati aspetti della gestione e della vita aziendale.

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